5. Strategia per lo Sviluppo Verde
Il Piano di Sviluppo Sostenibile del Myanmar 2018-2030 (MSDP) dichiara esplicitamente di allinearsi agli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG). A prima vista, il piano copre le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile: economica, sociale e ambientale. Tuttavia, uno sguardo più attento rivela una serie di discrepanze con l’Agenda SDG.
Il divario principale sembra riguardare il genere e la disuguaglianza. Mentre gli SDG hanno una forte attenzione al genere, con l’SDG 5 specificamente dedicato all’uguaglianza di genere, l’MSDP considera il genere un tema trasversale, spesso accomunato a varie forme di vulnerabilità (disabilità, origine etnica e povertà)1.
Il MSDP mira ad affrontare i problemi delle minoranze etniche principalmente attraverso misure di sviluppo economico e di protezione sociale. Rimangono dubbi sul fatto che ciò sia sufficiente per affrontare le sfide di lunga data nelle aree di confine, in particolare alla luce del recente colpo di stato militare, che getta un’ombra di incertezza sul futuro percorso di sviluppo del paese.
Il Myanmar è un paese vasto, con molte zone di confine fuori dal controllo del governo, di fatto gestito da varie milizie locali o gruppi etnici. Se il principio centrale del MSDP è “non lasciare nessuno indietro”, è difficile vedere come ciò possa essere realizzato in un Paese frammentato come il Myanmar, soprattutto alla luce dei disordini in corso nelle aree di confine, del colpo di stato e delle continue tensioni tra autorità militari e civili.
La Strategia sul Cambiamento Climatico del Myanmar 2018-2030 (MCCS) è un documento politico a livello nazionale con un approccio multisettoriale. L’obiettivo al 2030 è il raggiungimento della resilienza climatica ed un percorso di crescita a basse emissioni di carbonio per sostenere uno sviluppo inclusivo e sostenibile. Sono stati individuati sei settori sociali, infrastrutturali ed economici prioritari: 1. Agricoltura, pesca e allevamento rispettosi del clima per la sicurezza alimentare; 2. Gestione sostenibile delle risorse naturali per un ecosistema sano; 3. Sistemi energetici, di trasporto e industriali resilienti e a basse emissioni di carbonio per una crescita sostenibile; 4. Città e centri urbani resilienti, inclusivi e sostenibili dove le persone possano vivere e prosperare; 5. Gestione del rischio climatico per la salute e il benessere delle persone; 6. Istruzione, scienza e tecnologia per una società resiliente.
Il governo aveva deciso di attuare la strategia attraverso cinque pilastri:
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Un quadro politico generale per guidare investimenti coerenti con lo sviluppo resiliente ai cambiamenti climatici e a basse emissioni di carbonio.
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Un meccanismo istituzionale multi-stakeholder per coordinare l’azione tra attori.
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Un meccanismo finanziario per mobilitare e stanziare finanziamenti per investimenti inclusivi nello sviluppo resiliente ai cambiamenti climatici e a basse emissioni di carbonio.
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Un quadro di rafforzamento delle capacità degli attori di pianificare e attuare iniziative di sviluppo resilienti ai cambiamenti climatici e a basse emissioni di carbonio.
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Un quadro di monitoraggio, valutazione e apprendimento per guidare soluzioni iterative e basate sull’evidenza per uno sviluppo resiliente ai cambiamenti climatici e a basse emissioni di carbonio.
La Politica Ambientale Nazionale (NEP), varata nel 2019, dovrebbe fungere da guida per delineare piani d’azione dettagliati per la protezione ambientale e lo sviluppo sostenibile e stabilire la direzione per l’implementazione e il miglioramento continui delle leggi e delle politiche pertinenti. Inoltre dovrebbe creare le basi per integrare le considerazioni ambientali nel processo decisionale sullo sviluppo e sulle attività economiche e sociali:
(a) concepire una visione a lungo termine per la protezione dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile, sostenuta dai principi chiave della politica ambientale nazionale;
(b)fornire un quadro per integrare la tutela dell'ambiente e lo sviluppo sostenibile in tutte le politiche settoriali pertinenti;
c) stabilire una base per rafforzare la governance ambientale in Myanmar.
La NEP enuncia 34 principi guida, raggruppati in tre famiglie:
(a) Ambiente pulito ed ecosistemi sani e funzionanti
(b) Sviluppo economico e sociale sostenibile
(c) Integrazione della protezione e della gestione ambientale
1 https://www.iai.it/it/pubblicazioni/conflict-and-renewed-sanctions-threaten-myanmars-pursuit-sustainable-development-goals