[IT]Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, a scopi pubblicitari e per migliorare servizi ed esperienza dei lettori. Se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso
[EN]This site uses cookies, including from third parties, for advertising purposes and to improve the services and experience of readers. If you decide to continue browsing we consider that you accept their use
[中文]本网站使用饼干,包括来自第三方的饼干,用于广告目的和改善读者的服务和体验。 如果您决定继续浏览,我们认为您接受他们的使用

1. Sviluppo

La Malaysia è una monarchia costituzionale elettiva federale, è composta da 3 Territori Federali e da 13 Stati, di cui 9 sono regni e 4 sono repubbliche. Il Re o Capo Supremo dello Stato (Yang di-Pertuan Agong) viene eletto tra i sovrani ereditari di nove dei tredici Stati che compongono la Federazione.

Il parlamento è composto dalla Camera dei Rappresentanti, che è il principale organo legislativo, e dal Senato, che ha il potere di sospendere la legislatura. Il sistema parlamentare è mutuato da quello del Regno Unito (sistema Westminster), i Senatori sono nominati ogni tre anni dalle Assemblee dei 13 Stati membri e dal Re su indicazione del Primo Ministro, i componenti della Camera dei Rappresentanti sono eletti in elezioni generali a cadenza quinquennale in collegi uninominali; Il Primo Ministro è nominato dal Re e deve essere un membro della Camera dei Rappresentanti che gode del sostegno della maggioranza dei membri.

La Malaysia Occidentale si estende sull'estremità meridionale della penisola di Malacca (nota anche come Malesia) ed è composta dal Territorio Federale di Kuala Lumpur (la Capitale), dal Territorio Federale di Putrajaya (il centro amministrativo del Paese, immediatamente a sud di Kuala Lumpur) e da 11 Stati, mentre la Malaysia Orientale si estende sulla parte settentrionale dell’isola del Borneo ed è composta da 2 Stati ed il Territorio Federale di Labuan.

Da quando ha ottenuto l'indipendenza nel 1957, la Malaysia ha diversificato con successo la sua economia, da un'economia basata sull'agricoltura e sulle materie prime ad una basata su robusti settori manifatturiero e di servizi1.

Il principale settore di export è l’elettronica (21,3% dell’export nel 2021)2, seguito dal petrolio raffinato, dall’olio di palma e dagli accessori di abbigliamento in gomma (la Malaysia è il principale produttore al mondo di caucciù).

La Malaysia è una delle economie più aperte al mondo, con un rapporto commercio/PIL che, a partire dal 2010, è in media superiore al 130%. L’apertura al commercio e agli investimenti è stata determinante nella creazione di posti di lavoro e nella crescita del reddito, con circa il 40% dei posti di lavoro in Malaysia legati alle esportazioni. Dopo la crisi finanziaria asiatica del 1997-1998, l’economia della Malaysia ha seguito una traiettoria ascendente, con una crescita media del 5,4% dal 2010, e la Banca Mondiale prevede che realizzerà la transizione da un’economia a reddito medio-alto a un’economia ad alto reddito entro il 2024.

La pandemia ha avuto un forte impatto economico sulla Malaysia, in particolare sulle famiglie vulnerabili. Dopo aver rivisto la soglia di povertà nazionale nel luglio 2020, il 5,6% delle famiglie malesi vive in povertà assoluta. Il governo si concentra sul benessere del 40% più povero della popolazione (“i 40 più poveri”). Questo gruppo a basso reddito rimane particolarmente vulnerabile agli shock economici, nonché all’aumento del costo della vita e ai crescenti obblighi finanziari.

La disuguaglianza di reddito in Malesia rimane elevata rispetto ad altri paesi dell’Asia orientale, ma sta gradualmente diminuendo. Nonostante il tasso di crescita del reddito per i 40 più poveri abbia superato quello dei 60 più ricchi per gran parte dell’ultimo decennio, il divario assoluto tra i due gruppi è aumentato, contribuendo a diffondere la percezione che i poveri siano stati lasciati indietro. Dopo l’abolizione dei sussidi su larga scala, il governo si è gradualmente spostato verso misure più mirate a sostegno dei poveri e dei vulnerabili, principalmente sotto forma di trasferimenti di denaro alle famiglie a basso reddito.

Le prospettive economiche a breve termine della Malesia dipenderanno più del solito dalle misure governative volte a sostenere l’attività del settore privato, poiché lo shock del Covid-19 riduce la crescita trainata dalle esportazioni e l’esaurimento dello spazio fiscale limita l’espansione trainata dagli investimenti pubblici. Nel lungo termine, man mano che la Malaysia converge con le economie ad alto reddito, la crescita incrementale dipenderà meno dall’accumulo di fattori e più dall’aumento della produttività per sostenere una maggiore crescita potenziale. Sebbene significativa, la crescita della produttività della Malesia negli ultimi 25 anni è stata inferiore a quella di numerosi competitor globali e regionali. Gli sforzi di riforma in corso per affrontare i principali vincoli strutturali saranno vitali per sostenere il percorso di sviluppo della Malaysia.

Secondo l’indice del capitale umano della World Bank, la Malaysia si colloca al 55° posto su 157 paesi. Per realizzare appieno il suo potenziale umano e soddisfare l’aspirazione del Paese di raggiungere lo status di paese sviluppato e ad alto reddito, la Malaysia dovrà avanzare ulteriormente nei risultati relativi all’istruzione, alla salute, alla nutrizione e alla protezione sociale. Le principali aree prioritarie includono il miglioramento della qualità dell’istruzione per migliorare i risultati dell’apprendimento, il ripensamento degli interventi nutrizionali per ridurre l’arresto della crescita infantile e la fornitura di un’adeguata protezione sociale per gli investimenti delle famiglie nella formazione di capitale umano.

Malaysia MADANI” è il nuovo principio guida della politica economica, introdotta dal Primo Ministro Anwar Ibrahim il 19 gennaio 20233, in seguito alle sua nomina dopo le elezioni generali del 2022. MADANI è un acronimo in lingua malese per keMampanan (Sostenibilità), kesejAhteraan (Prosperità), Daya cipta (Innovazione), hormAt (Rispetto), keyakiNan (Fiducia) and Ihsan (Compassione); l’acronimo in inglese viene tradotto con “SCRIPT”.

Nella visione del Primo Ministro, Malaysia MADANI è un nuovo paradigma economico, con passi verso il miglioramento della crescita economica, la promozione degli investimenti e il rafforzamento delle industrie locali per diventare più innovativi, competitivi e capaci di espandersi nel mercato globale.

La Madani Economy ha sette obiettivi da raggiungere in 10 anni4:

  • Far entrare la Malaysia tre le 30 maggiori economie del mondo.

  • Collocare il Paese tra i Top 12 della classifica del Global Competitiveness Index.

  • Classificare il Paese tra i Top 25 nel Human Development Index.

  • Classificare il Paese tra i Top 25 nel Corruption Perceptions Index.

  • Ridurre il deficit al 3% o meno.

  • Aumentare la quota del reddito da lavoro al 45% del Reddito Nazionale.

  • Aumentare la partecipazione femminile alla forza lavoro al 60%.

Il Primo Ministro da molta importanza allo stimolo della competitività delle Piccole e Medie Imprese, poiché queste compongono il 98,5% del totale delle imprese ed occupano il 70% delle forza lavoro (percentuali molti simili alla situazione italiana). Nel 2021, le PMI della Malaysia hanno contribuito per il 38% al PIL del Paese.

La politica economica della Malaysia è articolata in piani quinquennali, detti “Mlaysi Plan” di cui quello in corso è il 12° per il periodo 2021-2025 (in sigla 12°MP); Malaysia MADANI, quindi, si inserisce a metà del corso del piano quinquennale, per questo motivo, l’11 settembre 2023, è stata definita la revisione del di medio termine, integrandolo con la visione MADANI e rendendolo un piano di transizione e di riforma del sistema economico.

In occasione della Revisione è stato evidenziato che5:

  • si prevede che l’economia crescerà tra il 5,0% e il 5,5% annuo per il periodo 2023-2025 (2021-2022: +5,9%), trainata dalla domanda interna, in particolare dal settore privato. Saranno intensificati gli sforzi per migliorare la produttività del lavoro, che si stima crescerà al 3,8% annuo per sostenere la crescita (2021-2022: +3,7%),

  • dal lato dell’offerta manifatturiera, le riforme settoriali verranno accelerate rafforzando le

  • industrie ad alto valore e crescita elevata legate ad energia, tecnologia

  • e digitalizzazione, elettronica, agricoltura e terre rare e non radioattive, che dovrebbero sostenere la crescita mirata di tutti i settori

  • I settori dei servizi e del manifatturiero rimarranno i motori della crescita dell’economia, con il primo e il secondo che dovrebbero crescere a un tasso medio annuo del 5,7% e del 4,9% per il periodo 2023-2025 (2021-2022: +6,5% e +8,8% rispettivamente),

  • nel settore dei servizi, le misure di sostegno saranno intensificate per sostenere il turismo, l’industria creativa, l’halal e i servizi ICT. Il sottosettore dell’elettricità sarà potenziato aumentando la capacità di energia rinnovabile (RE) con l’obiettivo del 31% nel 2025, e l’accento sarà posto sulla crescente diffusione dell’energia solare, idroelettrica e della bioenergia, nonché sull’accelerazione dello sviluppo di risorse energetiche nuove e nascenti, in particolare idrogeno. Questi focus sono in linea con le iniziative Madani e con il Master Plan Nazionale Industria 2030,

  • Il fattori trainante del settore manifatturiero rimarrà l’elettronica, con misure volte a intensificare la produzione di prodotti complessi e ad alto valore aggiunto promuovendo attività di produzione front-end avanzate e rafforzando l'ecosistema complessivo, in particolare nella progettazione di circuiti integrati, nel loro packaging , nella fabbricazione di wafer, nei sistemi embedded, nei servizi di test e nell’ingegneria di progettazione. Saranno inoltre intrapresi sforzi per rafforzare le industrie ad alta intensità di conoscenza, tra cui il settore Media&Entertainment, il petrolio, nonché le sostanze chimiche e i prodotti chimici, nonché la produzione e l’installazione di veicoli efficienti dal punto di vista energetico, compresi i veicoli elettrici e ibridi,

  • L’attenzione nel settore agricolo sarà focalizzata sulle tecnologie agricole intelligenti, sull’aumento delle colture ad alto valore e sull’ottimizzazione delle aree di produzione alimentare. Si prevede che queste misure aumenteranno la quota del sottosettore agroalimentare a circa il 57% del valore aggiunto totale dell’agricoltura nel 2025.

  • Il settore delle costruzioni sarà guidato dai sottosettori dell’ingegneria civile e dell’edilizia residenziale, con iniziative strategiche incentrate su alloggi a prezzi accessibili e prodotti da costruzione ecologici,

  • Il settore minerario sarà trainato dalla produzione di gas naturale, ma il governo svilupperà un nuovo modello di business per promuovere la crescita nel settore delle terre rare,

  • verrà introdotto un modello salariale progressivo per accelerare la crescita dei salari e il rapporto tra reddito da lavoro dipendente e PIL. In questo contesto, il governo continuerà a limitare il numero di lavoratori stranieri a non superare il 15% della forza lavoro totale. Questo piano includerà l’implementazione di un meccanismo di prelievo multilivello, che potrebbe potenzialmente aumentare il costo del lavoro per le industrie dell’edilizia e delle piantagioni

  • Dal punto di vista fiscale/finanziario:

    • Il governo ha mantenuto il suo obiettivo di deficit fiscale pari al 3,0%-3,5% del PIL per il 2025,

    • Il governo ha aumentato la spesa per lo Sviluppo per il periodo 2021-2025 da 15 miliardi di RM (3,2 miliardi di USD) a 415 miliardi di RM (88,97 miliardi di USD). Il settore delle costruzioni è il principale beneficiario dell’aumento della Spesa per Sviluppo e l’assegnazione avrà la priorità nei sei stati meno sviluppati, vale a dire Kedah, Kelantan, Perlis, Sabah, Sarawak, Terengganu,

    • per ampliare la base imponibile, il governo prevede di introdurre un'imposta sulle plusvalenze nel 2024

    • per garantire una spesa prudente, il governo razionalizzerà la spesa per i sussidi attraverso sussidi mirati, che possono includere elettricità, diesel, benzina e altre assistenze sociali. Si stima che ciò potrebbe potenzialmente far risparmiare 20 miliardi di RM (4,3 miliardi di USD) alle casse del governo.

 

Obiettivo

Fissati per il 2025

Raggiunti nel 2022

Crescita del PIL (2021-2025)

tra 5,0% e 6,0%

5,90%

Tasso medio di inflazione annuale (2021-2025)

tra 2,8% e 3,8%

2,90%

Percentuale del saldo fiscale rispetto al PIL (2025)

tra -3,5% e -3,0%

-5.6%

Capacità installata di Energie Rinnovabili (2025)

31%

24,30%

Investimenti private medi a prezzi correnti (2021-2025)

RM278bn

(59,55 miliardi di USD)

RM243k

(52,05 miliardi di USD)

Divario del PIL pro capite tra le regioni Centrali e del Sabah (2025)

1:1,9

1:01,9

Tasso di riciclaggio dei rifiuti domestici (2025)

40%

33,20%

Tabella : Obiettivi di sostenibilità fissati con la revisione del 12° Malaysia Plan

Lo sviluppo delle infrastrutture della Malesia è stato un fattore cruciale per accelerare la crescita della sua Economia. Dal punto di vista dei trasporti, lo sviluppo delle infrastrutture ha consentito al paese di diventare un Hub regionale, attirando investitori e imprese da tutto il mondo, rilanciando ulteriormente l’economia del Paese. Inoltre, lo sviluppo delle infrastrutture di comunicazione ha portato a una maggiore connettività, che ha avuto un impatto positivo sull'industria turistica.

Nel 2021, il Governo ha lanciato la Politica Nazionale delle Costruzioni 2030 (NCP2030) che punta a trasformare il settore attraverso la digitalizzazione e la sostenibilità. Il documento programmatico identifica 6 “spinte”:

  1. rafforzare la qualità e la sicurezza nelle prestazioni dei progetti in tutto il settore delle costruzioni. Questa spinta mira a fornire un unico sistema sinergico di prestazioni totali dei progetti per aumentarne la qualità e la sicurezza. Aspira a promuovere l’efficienza tra gli operatori del settore per dare priorità alla gestione della sicurezza e agli standard di qualità come prerequisito per essere rilevanti e competitivi.

  2. rendere sostenibile l’ambiente edificato. Le emissioni di gas, la gestione inefficiente dei rifiuti e lo sviluppo nel settore dell’edilizia hanno un notevole impatto ambientale. I rifiuti edili rappresentano un problema significativo nel settore edile. Per affrontare questi problemi, il Ministero dei Lavori si concentra sul sostegno allo sviluppo sostenibile lungo tutto il ciclo di vita del settore edile. Di fronte al cambiamento globale, il settore delle costruzioni deve allineare la propria strategia agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. In tutti gli aspetti dello sviluppo edilizio nazionale, il settore delle costruzioni può aiutare il Paese a rispettare i suoi impegni internazionali di sostenibilità.

  3. migliorare la produttività delle costruzioni. Questa spinta intende cambiare gli istituti di formazione nel settore edile per sviluppare un’offerta di lavoratori edili altamente competenti. Per raggiungere questo obiettivo specifico, il Ministero dei Lavori prevede di modificare l’immagine del settore edile dalle 4D del neologismo asiatico: “Sporco”, “Pericoloso”, “Difficile” e “Umiliante” alla 1D “Dignitoso” attraverso la tecnologia e la formazione professionale. Di conseguenza, la dipendenza dai lavoratori stranieri non qualificati sarà ridotta indirettamente, mentre l’offerta di manodopera interna sarà compensata e i lavoratori edili riceveranno salari più alti.

  4. rafforzare la manutenzione delle infrastrutture. Il Ministero dei Lavori sta stabilendo una catena olistica di processi di costruzione per assistere nella progettazione e gestione di un ciclo di costruzione completo, in particolare nella gestione a lungo termine delle infrastrutture che consentirà di risparmiare sui costi. Ciò aumenterà indirettamente e amplierà il valore dell’infrastruttura. Ancora più importante, lo sviluppo del settore della manutenzione delle infrastrutture fornirà una spinta economica, creando nuove opportunità per gli operatori del settore attraverso lo sviluppo di capacità di manutenzione delle infrastrutture. Ciò comprende la formazione per le imprese appaltatrici di manutenzione delle infrastrutture, la formazione dei dipendenti e la certificazione del sistema di gestione delle strutture.

  5. Rafforzare l’internazionalizzazione e la competitività. Vi è una crescente necessità per le aziende di mantenere la posizione dominante nel mercato locale ed esplorare opportunità nei mercati globali. La globalizzazione e il libero scambio hanno consentito alle imprese edili malesi di competere in un mercato più grande pur rimanendo competitive a livello nazionale. Gli operatori del settore locale dovrebbero essere meglio attrezzati per soddisfare gli standard internazionali e aumentare la loro competitività locale e globale. Le strategie includono l’introduzione di prodotti finanziari implementabili per progetti di costruzione internazionali, la creazione di informazioni accurate, in tempo reale e complete sul settore delle costruzioni internazionali attraverso una piattaforma integrata e aperta e l’incoraggiamento delle imprese di costruzione malesi a partecipare a progetti di costruzione internazionali.

  6. Rafforzare la buona governance e l’adozione delle migliori pratiche. Una buona governance è fondamentale per fornire i migliori servizi alla società. Pertanto, il Ministero dei Lavori si impegna a garantire che il settore edile sostenga sani principi di governance, ottimizzando al tempo stesso tutte le risorse, compresa la conservazione ambientale. Una gestione inefficiente dei progetti di costruzione è stata collegata a scarsa qualità della costruzione, ritardi, superamento dei costi, inefficienza e significativi danni ambientali. La trasparenza negli appalti pubblici è un altro problema serio in questo settore. Pertanto il Ministero, attraverso le sue agenzie, cerca di migliorare la gestione dei progetti di costruzione attraverso un’eccellente governance e le migliori pratiche per garantire la soddisfazione del pubblico e delle parti interessate.

1 https://www.worldbank.org/en/country/malaysia/overview#1

2 https://oec.world/en/profile/country/mys?yearSelector1=2021

3 https://www.nst.com.my/news/nation/2023/01/871706/pm-launches-malaysia-madani-slogan

4 https://www.businessgo.hsbc.com/en/article/madani-economy-

5 https://www.hlb.com.my/content/dam/hlb/my/docs/pdf/Global_Markets/research/12-09-2023.pdf