[IT]Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, a scopi pubblicitari e per migliorare servizi ed esperienza dei lettori. Se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso
[EN]This site uses cookies, including from third parties, for advertising purposes and to improve the services and experience of readers. If you decide to continue browsing we consider that you accept their use
[中文]本网站使用饼干,包括来自第三方的饼干,用于广告目的和改善读者的服务和体验。 如果您决定继续浏览,我们认为您接受他们的使用

3. Infrastrutture logistiche ed industriali

In questa sezione vengono trattati i seguenti argomenti: porti e vie d'acqua, ferrovie, strade, aeroporti, telecomunicazioni e connettività, parchi industriali e logistici.

Indice

 

3.1. Porti e vie d’acqua

Il Laos è l’unico paese intercluso della penisola indocinese, tuttavia esistono circa 4.587 chilometri di vie d'acqua navigabili, principalmente il Mekong e i suoi affluenti. Ci sono altri 2.897 chilometri di vie d'acqua navigabili da imbarcazioni con pescaggio inferiore al mezzo metro.

Fino al 1996, il trasporto per vie navigabili interne (IWT) è stato il modo di trasporto più usato in Laos, ma con il completamento della Strada Nazionale 13, che attraversa il Paese da Nord a Sud, il trasporto per vie navigabili interne si è ridotto di anno in anno.

Le difficoltà allo sviluppo delle vie d’acqua è dovuto principalmente a

  • mancanza di attrezzature per il carico e lo scarico delle merci e di facility adeguate,

  • limitazione al passaggio durante la stagione secca a causa del basso livello dell'acqua, dei banchi di sabbia e delle rapide,

  • difficoltà nella stagione delle piogge a causa dell'elevato flusso di corrente, turbolento e molti punti critici lungo i fiumi,

  • riduzione del volume dei carichi nel trasporto per via navigabile

Ci sono 29 porti esistenti situati lungo il fiume Mekong, alcuni porti si trovano lungo affluenti come Nam Ou, Nam Ngum, Nam Kading, Xe Bang Fai. Il porto principale è il “porto dell'amicizia Laos-Giappone” (Lak Si, capitale Vientiane), alcuni porti provinciali nella regione settentrionale sono stati utilizzati per il trasporto internazionale a seguito dell'accordo sulla navigazione commerciale sul fiume Mekong tra Cina, Laos, Myanmar e Thailandia come Xieng Kok, Ban Mom, Houeisay, Pak Beng e Luang Prabang.

Al giorno d'oggi, solo la sezione da Houeisay a Luang Prabang e da Houeisay a Guan Lei in Cina sono ancora rotte importanti per merci, passeggeri e turisti, ma il Governo laotiano sta mettendo a punto un piano di rivalorizzazione della navigazione interna con orizzonte temporale al 2030.

Grazie anche al collegamento ferroviario, la maggior parte del traffico containerizzato internazionale trasportato via mare, originato o diretto, in Laos passa per i porto di Bangkok e Laem Chabang in Tailandia, tuttavia il Governo laotiano ha deciso di investire in Vietnam nello sviluppo del porto di Vung Ang, con esplicito riferimento nel 9° Piano Quinquennale di Sviluppo Socio-Economico, anche in relazione alla realizzazione della linea ferroviaria che dovrò collegare il porto alla capitale Vientiane. 

 

3.2. Ferrovie

A causa della geografia montuosa, il Laos non ha mai avuto una vera infrastruttura ferroviaria, nel periodo del protettorato francese erano state realizzate alcune piccole tratte locali, ma il trasporto ferroviario non ha mai svolto un ruolo significativo nel settore dei trasporti, fino agli inizi del 2000.

Nel 2009 è stata inaugurata la linea di 5km a scartamento ridotto che prolunga la rete nazionale della Tailandia nel Laos attraverso il primo “ponte dell’amicizia thai-lao” fino alla stazione ferroviaria Thanaleng a sud della capitale Vientiane.

Inizialmente progettata come linea passeggeri, il Governo laotiano ne ha voluto l’utilizzo anche per le merci, allestendo un apposito polo intermodale, il “Vientiane Logistics Park”, inaugurato il 4 dicembre 2021.

Il giorno precedente, il 3 dicembre 2021, è stata inaugurata la linea a scartamento normale che collega Vientiane a Kunming, in Cina. La linea Laos-Cina fa parte della strategia del Governo di trasformare il Paese in un hub regionale ed è un fiore all’occhiello della Belt and Road Initiative cinese, con una architettura finanziaria basata al 60% sul debito contratto dal Governo laotiano con la Export-Import Bank of China ed al 40% su una società partecipata al 30% dal Governo laotiano ed al 70% dal Governo cinese.

Il costo complessivo è stimato in quasi 6 miliardi di US$ e rappresenta, finora, il più grande progetto infrastrutturale realizzato in Laos.

La linea si collega al “Vientiane Logistics Park”, dove nel luglio del 2022 è stata inaugurata la stazione di trasbordo con la linea collegata alla Tailandia.

Il governo Tailandese ha iniziato la prima fase della realizzazione dell’estensione della linea a scartamento standard da Vientiane a Bangkok, che potrebbe essere completata nel 2026, collegando la capitale della Tailandia direttamente alla Cina attraverso il Laos.

Nel luglio 2022, il governo laotiano ha annunciato uno studio di fattibilità sul progetto ferroviario Laos-Vietnam. Ciò comporterebbe la costruzione di una linea ferroviaria in due fasi. La fase iniziale collegherebbe Thakhek e il porto marittimo di Vung Ang in Vietnam, a una distanza di 139 chilometri. La seconda fase collegherebbe Thakhek con Vientiane con una linea ferroviaria di 312 chilometri.

Il progetto è stato incluso nel 9° Piano Quinquennale di Sviluppo Socio-Economico.

 

3.3. Strade

Il sito del Ministero dei Lavori Pubblici e dei Trasporti riporta statistiche aggiornate al 2014, secondo le quali, nei venti anni precedenti, la rete stradale è stata espansa da soli 14.000 km a oltre 44.000 km. Tuttavia, nel 2014 solo il 17% di queste strade era asfaltato, mentre il 35% era in ghiaia e il 48% in terra battuta. Molti tratti della rete stradale strada sono impraticabile durante la stagione delle piogge e alcune sezioni sono in condizioni così pessime da dover essere ricostruite.

Il finanziamento dello sviluppo stradale rimane piuttosto problematico, mentre i finanziamenti diretti governativi vengono utilizzati primariamente per le strade più piccole, i progetti più grandi richiedono finanziamenti esterni o accordi di finanziamento alternativi. Molti progetti sono finanziati da donors stranieri, ad esempio, il miglioramento della Route 3 nel Laos nordoccidentale, che collega la Cina alla Tailandia attraverso le province di Luang Namtha e Bokeo, è stato finanziato congiuntamente dalla ADB e dai Governi cinese e tailandese. Inoltre, il Governo giapponese ha finanziato l'aggiornamento della Route 9 nel sud del Laos, che collega Tailandia e Vietnam, attraverso la provincia di Savannakhet. Nel 2017, la Banca Mondiale ha concessi 25 milioni di dollari al Laos per rafforzare la manutenzione stradale e migliorare la connettività stradale.

Il Governo ha anche sviluppato un modello alternativo di finanziamento basato sulle concessioni fondiarie, impiegato per la prima volta attraverso lo sviluppo del progetto della “Strada dei 450 anni”, che collega il Ponte dell'Amicizia al confine tra Laos e Tailandia con un percorso che va da nord a sud. Cinquanta metri di terreno su ciascun lato di questa strada vengono mano a mano espropriati e venduti al settore privato per raccogliere fondi1. Sullo stesso percorso, il Ministero dei lavori pubblici e dei trasporti sta valutando l’applicazione del Partenariato Pubblico-Privato, con il sostegno della Banca Mondiale per attrarre investimenti del settore privato nelle strade a pedaggio.

Il 20 dicembre 2020 è stata completata l'autostrada Vientiane-Vang Vieng, la prima autostrada del Laos. La costruzione è iniziata alla fine del 2018 e inizialmente doveva terminare nel 2021. La strada, che comprende tunnel gemelli lunghi quasi 900 metri attraverso il monte Phoupha, accorcia il percorso di 43 km rispetto all'attuale Route 13, il costo è di 550 kip per chilometro (0,027 EUR/km), e circa 62.000 kip (3,10 EUR) per un viaggio di sola andata tra Vientiane e Vang Vieng (circa 115km). L’autostrada Vientiane-Vang Vieng è la prima sezione di una superstrada pianificata da Vientiane attraverso le province settentrionali fino a Boten nella provincia di Luang Namtha, che confina con la Cina.

Nonostante i numerosi vantaggi socio-economici dell'espansione stradale in Laos, non mancano critiche legate agli impatti ambientali si alcuni progetti, mentre alcune concessioni fondiarie sono state utilizzate come scappatoie legali per giustificare il disboscamento al di fuori delle quote di produzione nazionali. In altri casi, gli espropri non hanno previsto adeguati indennizzi per le comunità locali.

 

3.4. Aeroporti

Il Laos possiede 52 aeroporti, di cui nove con piste asfaltate, i due aeroporti principali sono quelli della capitale Vientiane e quello di Luang Prabang. 

Gli altre minori ma altrettanto importanti sono a Pakse, Savannakhet, Oudomxay e Luang Namtha. 

Vientiane è il principale gateway internazionale, mentre Louangphrabang e Pakxe accettano il traffico regionale e forniscono servizi doganali, di immigrazione e di quarantena. Un altro importante aeroporto provinciale è Savannakhet. I due aeroporti regionali di Luangprabang e Pakxe e l'aeroporto di Wattay a Vientiane coprono il traffico internazionale e i realtivi servizi.

Diverse compagnie aeree internazionali come Air Asia, Bangkok Airways, China Eastern Airlines, Lao Airlines, Thai Airways e Vietnam Airlines forniscono servizi internazionali. da Louang Prabang sono disponibili anche collegamenti diretti per Bangkok, Chiang Mai e Hanoi e per Bangkok e Siem Reap da Pakxe. I servizi nazionali di linea sono operati sulle rotte principali da Lao Airlines con servizi giornalieri regolari, voli aggiuntivi vengono effettuati nella stagione delle piogge.

I servizi nazionali e internazionali sono forniti principalmente per il traffico turistico.

 

3.5. Telecomunicazioni e connettività

Secondo i dati della World Bank, dal 2000 al 2010, gli abbonati alla rete fissa telefonica sono passati dallo 0,75% della popolazione all’1,63%, mentre dal 2010 al 2021 sono arrivati al 17,51%. Gli abbonati alle reti fisse internet sono il 2,03%.

Dal 2000 al 2010, gli abbonati a reti cellulari sono passati dallo 0,23% della popolazione al 63,31%, mentre nel passaggio al 2021 sono aumentati al 64,96%.

Il 62% della popolazione utilizza abitualmente internet, che significa anche che la maggior parte degli utenti internet è connesso via smartphone.

 

3.6. Parchi industriali

Lo sviluppo delle Zone Economiche Speciali (ZES) è uno degli approcci di miglioramento economico che è stato considerato prioritario dal Governo del Laos sin dall'inizio della liberalizzazione economica. Nel 2003 è stata istituita la prima SEZ, Savan-Seno SEZ, seguita da Boten Beautiful Land SEZ e altre SEZ.

Si prevede che le ZES saranno una delle principali forze trainanti dello sviluppo economico e della modernizzazione nel paese, il loro obiettivo è quello di fornire un ambiente imprenditoriale favorevole per ospitare Investimenti Diretti Esteri e investimenti privati locali, ma anche quello di stimolare la cooperazione transfrontaliera con i paesi limitrofi, offrendo servizi complementari e stimolando la creazione di catene di valore regionali.

Ad oggi, sono state sviluppate ben 12 ZES. L’Ufficio per la Promozione e la Gestione delle Zone Economiche Speciali (SEZO) del Ministero della Pianificazione e degli Investimenti (www.Laosez.gov.la) è incaricato della supervisione generale delle ZES, mentre l'autorità provinciale di gestione delle ZES (SEZA) in ogni Provincia, dove si trova la ZES, è responsabile dell'approvazione e della facilitazione delle operazioni commerciali in ogni SEZ.

Le ZES sono regolamentate dalla legge n° 14/NA del 17 novembre 2016 (Promozione degli investimenti) e dal Decreto n° 188/PM del 7 giugno 2018 (ZES).

In via generale, l’insediamento in una ZES gode di particolari incentivi, tra cui la defiscalizzazione per un periodo che varia da 6 a 17 anni, riduzione o esenzione dell’IVA, concessioni fondiarie fino a 50 anni. Altre agevolazioni possono essere negoziate con le Autorità locali.

1 Pathammavong, B., M. Kenney-Lazar, & E.V. Sayaraj, “Financing the 450 Year Road: Land Expropriation and Politics ‘All the Way Down’ in Vientiane, Laos,” Volume 48, Issue 6, pages 1417–1438