2. Relazioni tra Italia, UE e Thailandia
In questa sezione vengono trattati, in sintesi, i rapporti economici e commerciali tra Thailandia ed Unione Europea e tra Thailandia ed Italia
L'UE e la Thailandia sono partner di lunga data; nel 2021, l'UE era il 4° partner commerciale della Thailandia e la Thailandia era il 4° partner commerciale della regione ASEAN, gli scambi commerciali in merci ammontano a 35,4 miliardi di EURO e gli scambi commerciali in servizi ammontavano a 8,1 miliardi di EURO, mentre gli investimenti diretti dell’UE in Thailandia ammontavano a circa 20 miliardi, circa il 10% del totale degli investimenti diretti esteri in Thailandia.
Il 14 dicembre 2022, l'Unione Europea e la Thailandia hanno firmato un Accordo di Partenariato e Cooperazione (APC). L'APC rafforzerà il dialogo politico e la cooperazione in un ampio numero di settori e inquadrerà la cooperazione negli anni a venire, a partire dal momento in cui sarà ratificato dagli Stati membri dell'UE e dalla Thailandia. Un comitato misto assicurerà il corretto funzionamento dell'accordo.
L'APC sarà sostenuto dalla strategia “Global Gateway” dell'UE e dalla strategia dell'UE sull'Indo-Pacifico, con una dotazione di 20 milioni di EUR per il periodo 2021-2027, nonché da programmi regionali per un valore di 180 milioni di EUR.
Le aree di intervento sono:
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Sviluppo Sostenibile e Connettività. L'APC e la Global Gateway Strategy aumenteranno la cooperazione in materia di sviluppo sostenibile, finanza sostenibile e connettività sostenibile. La Banca europea per gli investimenti (BEI) è pronta a cooperare con le autorità tailandesi su questi temi. La Thailandia sta coordinando gli sforzi dell'ASEAN sullo sviluppo sostenibile, l'agenda 2030 e gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG). La Thailandia co-presiede con l'UE il dialogo ASEAN-UE sullo sviluppo sostenibile.
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Lavoro decente. L'APC rafforzerà gli scambi tra l'UE e la Thailandia su questioni legate al lavoro, all'economia circolare e al consumo e alla produzione sostenibili. Altre aree di cooperazione includono la migrazione per lavoro, le imprese e i diritti umani, nonché il lavoro dignitoso nelle catene di approvvigionamento globali. La Thailandia è un partner importante per l'UE in materia di lavoro in quanto è uno dei pochi paesi asiatici ad aver avviato un dialogo bilaterale su questo tema.
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Clima, Energia e Ambiente. L'APC garantisce una maggiore cooperazione e scambio di migliori pratiche nei consessi bilaterali e multilaterali per risolvere le sfide climatiche, energetiche, ambientali e della biodiversità. La cooperazione UE-Thailandia si concentrerà sullo sviluppo delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica, nonché sulle tecnologie verdi necessarie per una transizione energetica equa e pulita. L'UE e la Thailandia cooperano a livello regionale attraverso l'ASEAN, anche attraverso il dialogo ad alto livello UE-ASEAN sull'ambiente e il cambiamento climatico e lo strumento di dialogo regionale rafforzato UE-ASEAN (E-READI). C'è anche un'iniziativa Green Team Europe lanciata dall'Unione Europea lo scorso anno in collaborazione con il Sud Est Asiatico. Al vertice commemorativo UE-ASEAN, entrambe le parti hanno anche istituito un dialogo UE-ASEAN sull'energia. L'UE e la Thailandia stanno esplorando un'ulteriore cooperazione sulla gestione sostenibile delle foreste.
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Istruzione, Ricerca e Innovazione. La cooperazione UE-Thailandia in materia di istruzione superiore, ricerca e innovazione fornisce un prezioso contributo allo sviluppo socioeconomico reciproco. Nel settembre 2022 l'UE e la Thailandia hanno firmato un accordo amministrativo per promuovere la cooperazione in materia di scienza di frontiera e sostenere la partecipazione dei ricercatori thailandesi a progetti di ricerca finanziati dal Consiglio europeo della ricerca.
Nel marzo 2013, L'UE e la Thailandia hanno avviato i negoziati su un Accordo di Libero Scambio (FTA), poi sospesi nell'aprile del 2014. A seguito delle conclusioni del Consiglio degli Affari Esteri dell'UE il 14 ottobre 2019, si sono compiuti passi verso la ripresa dei negoziati. Il 15 marzo 2023 l'UE e la Thailandia hanno annunciato il rilancio dei negoziati.
Le relazioni bilaterali tra l'Italia e la Thailandia hanno inizio formalmente nel 1868, nel 2023 cade, quindi, il 155° anniversario delle relazioni diplomatiche, basate su “reciproca stima ed amicizia”. In Thailandia, sono numerose le testimonianze di apprezzamento per la cultura italiana, intesa in senso lato. Dagli edifici costruiti nell’Ottocento e Novecento da architetti italiani alla fondazione dell’Università di Belle Arti di Silpakorn, dalla numerosa e variegata distribuzione di ristoranti italiani in tutto il Paese alla crescente penetrazione di prodotti alimentari, dall’apprezzamento per le automobili e motociclette alla visibilità di creazioni della moda italiana, dalla cinematografia alla musica, dalla collaborazione scientifica a quella industriale e commerciale, l’incremento delle occasioni di incontro tra i nostri due Paesi vanno crescendo. I turisti italiani che visitano ogni anno la Thailandia sono circa 265.000. L'Ambasciata rilascia ogni anno circa 35.000 visti per visite turistiche e incontri economici.
In tale contesto l’Ambasciata d’Italia organizza e coordina un Italian Festival in Thailand che nel corso dell’intero anno solare offre gratuitamente spettacoli ed eventi di italianità, altamente apprezzati dal pubblico thailandese, italiano ed internazionale.
L’attività commerciale – in una ottica di Sistema – viene seguita insieme all’ICE ed alla Camera di Commercio italo-thailandese. Dall'ottobre 2015 è stato creato, su iniziativa dell'Ambasciata, un Business Forum Italia-Thailandia che riunisce una volta l'anno imprese di alto livello interessate a rapporti e investimenti bilaterali.
l Regno di Thailandia ospita l'Ambasciata d’Italia a Bangkok, un Consolato Generale Onorario a Phuket, e un Consolato Onorario a Chiang Mai.
L'Italia ospita l'Ambasciata del Regno di Thailandia a Roma e sei Consolati Generali: a Milano, Venezia, Torino, Genova, Napoli e Catania.
Nel 2022, le importazioni dalla Thailandia in Italia hanno raggiunto il valore di 2,42 miliardi di EURO con una crescita del 60,1% rispetto al 2019, mentre le esportazioni dall’Italia alla Thailandia hanno raggiunto il valore di 1,85 miliardi, con una crescita del 18,5% rispetto al 20191.
I principali settori di importazione dalla Thailandia sono i prodotti alimentari (15,1%), a loro volta quasi equamente suddivisi tra mangimi per animali e prodotti ittici lavorati, segue il settore dei macchinari e delle apparecchiature (14,6%), le attrezzature non domestiche per la refrigerazione (11,2%), elettronica, computer e apparecchi per le telecomunicazioni (9,6%), apparecchi elettrici tra cui motori e generatori elettrici, elettrodomestici, altre apparecchiature elettriche ad uno non domestico (9,5%), articoli in gomma e materie plastiche (9,1%), gioielleria, bigiotteria e articoli connessi; pietre preziose lavorate (9,1%), motocicli (5,1%), autoveicoli (4,9%), prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (4,8%), sostanze e prodotti chimici (4,5%)
I principali settori di esportazione il settore delle macchine e dei macchinari ad uso generale (19,8%) suddiviso tra rubinetti, valvole, pompe, motori, attrezzature non domestiche per la refrigerazione, %), prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (10,2%), apparecchiature elettroniche (9,9%) tra cui principalmente strumenti e apparecchi di misurazione e componenti elettronici, sostanze e prodotti chimici (8,4%), Metalli di base e prodotti in metallo (7,7%), macchine per impiaghi speciali (6,6%), prodotti alimentari e vino (6,6%), gioielleria, bigiotteria e articoli connessi; pietre preziose lavorate (4,8%), motocicli (3,7%).
1 Elaborazione su dati ISTAT COEWEB