3. Infrastrutture logistiche ed industriali
In questa sezione vengono trattati i seguenti argomenti: porti e vie d'acqua, ferrovie, strade, aeroporti, telecomunicazioni e connettività, parchi industriali e logistici.
Indice
- 3.1. Porti e vie d'acqua
- 3.2. Ferrovie
- 3.3. Strade
- 3.4. Aeroporti
- 3.5. Telecomunicazioni e connettività
- 3.6. Parchi industriali e logistici
L’obiettivo del 12° Piano Malaysia (2021-2025) è ripristinare lo slancio di crescita dei settori economici chiave e spingere le industrie strategiche e ad alto impatto, nonché le micro, piccole e medie imprese (MPMI) a riallineare la crescita su una traiettoria sostenibile, nonché a rafforzare la posizione della Malaysia nella catena del valore globale. La Malaysia si sposterà verso attività economiche ad alto valore aggiunto e altamente qualificate e punterà a diventare una nazione ad alto reddito guidata dalla tecnologia avanzata.
Il settore delle infrastrutture logistiche ed industriali deve essere sviluppato in modo da supportare ed accelerare questo processo, l’enfasi sarà posta sul miglioramento della connettività del primo e dell’ultimo miglio, sull’aumento della competitività del settore e sul rafforzamento della governance.
Tuttavia, le difficoltà nel soddisfare la Domanda di connettività senza soluzione di continuità e di infrastrutture logistiche e di trasporto affidabili continuano a ostacolare gli sforzi volti a soddisfare la Domanda stessa nella sua crescita. Secondo le premesse dal 12° Piano, ad incidere negativamente sono la frammentazione del settore, la scarsa adozione della tecnologia, la pianificazione e l’attuazione non coordinate e una governance debole, che hanno portato a una qualità mediocre dei servizi e a costi relativamente più elevati.
La trasformazione dell’ecosistema logistico per una maggiore efficienza è stata identificata come un punto di svolta: verranno adottate iniziative per centralizzare la pianificazione e lo sviluppo dei poli logistici, accelerare la digitalizzazione, incoraggiare fusioni e acquisizioni tra gli operatori di settore, istituire un'unica Agenzia di frontiera e creare un quadro normativo nazionale per il magazzinaggio e l'economia marittima.
La fornitura di infrastrutture logistiche e di trasporto efficienti e inclusive continuerà a essere al centro dell’attenzione, migliorando l’accessibilità ai trasporti pubblici, migliorando la facilitazione degli scambi e rafforzando il quadro istituzionale e normativo.
La crescita verde del settore infrastrutturale giocherà un ruolo fondamentale, ad indirizzarla, oltre al 12° Piano Malaysia, sono altri due documenti programmatici specifici:
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la Politica Nazionale dei Trasporto 2019-2030 (NTP)1. Sviluppato attraverso una stretta collaborazione tra il governo e il settore privato, si compone di cinque orientamenti politici e 23 strategie che prendono in considerazione le tendenze future che influenzeranno il settore dei trasporti. Le cinque spinte politiche mirano a (1) rafforzare la governance per creare un ambiente favorevole per il settore dei trasporti, (2) ottimizzare, costruire e mantenere l'uso delle infrastrutture, dei servizi e delle reti di trasporto per massimizzare l'efficienza, (3) migliorare la sicurezza, l'integrazione, la connettività e l'accessibilità per viaggi senza interruzioni, (4) avanzare verso un ecosistema di trasporto verde, (5) promuovere l'internazionalizzazione dei servizi di trasporto; le strategie mirano ad affrontare 8 tendenze chiave: (I) popolazione in crescita e sempre più anziana, (II) crescente urbanizzazione, (III) progressi nell’informazione in tempo reale e nella digitalizzazione, (IV) espansione del mercato dell’e-commerce, (V) spostamento verso Trasporto ecologicamente sostenibile, (VI) Passaggio a navi più grandi, consolidamento e containerizzazione, (VII) Aumento dei viaggi passeggeri e impatto dei vettori low cost, (VIII) Proliferazione di nuove tecnologie.
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Il Progetto di Mobilità a Basse Emissioni di Carbonio 2021-2030 (LCMB)2. La policy mira a ridurre le emissioni del settore dei trasporti, che attualmente è il secondo maggiore emettitore di CO2 nella Paese, dopo il settore energetico, contribuendo dal 25% al 30% delle emissioni di gas serra con veicoli prevalentemente con motori a combustione interna (ICE). Il Progetto implementa un quadro politico per integrare il passaggio all’elettrificazione nel settore dei trasporti, come strategia chiave per ridurre le emissioni e contribuire al raggiungimento del obiettivo nazionale di gas serra previsto dall’Accordo di Parigi, in linea anche con gli impegni delle vicine Thailandia e Singapore, nonché con le migliori pratiche globali. Il Progetto punta, inoltre, alla realizzazione di 10.000 punti di ricarica per veicoli elettrici entro il 2025.
3.1. Porti e vie d’acqua
Secondo il Liner Connectivity Index3 di UNCTAD (Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo), nel quarto trimestre del 2023 la Malaysia si è confermata come 4° Paese meglio connesso al mondo via nave, preceduto da Cina, Corea del Sud e Singapore.
Paese |
Posizione |
Cina |
1 |
Corea del Sud |
2 |
Singapore |
3 |
Malaysia |
4 |
USA |
5 |
Spagna |
6 |
Paesi Bassi |
7 |
UK |
8 |
Vietnam |
9 |
Cina, Hong Kong SAR |
10 |
Tabella : classifica del Liner Connectivity Index, 4° trimestre 2023, UNCTAD
Dal 2009 al 2018, i porti della Malaysia hanno registrato una crescita media del 3% nel volume delle merci movimentate4. Dopo un calo nel 2017, il volume delle merci ha recuperato nel 2018 per un totale di 568 milioni di tonnellate e nel 2019 ha raggiunto il record di 595 milioni di tonnellate. L’arrivo della pandemia covid-19 ha prodotto impatti negativi nel 2020, con una contrazione del 4,9%, a livelli inferiori a quelli del 2018, seguiti da un 2021 che ha quasi raggiunto i livelli del 2019 e da un 2022 di nuovo in calo a quota 567 milioni di tonnellate. I dati provvisori del 2023 del Ministero dei Trasporti5 indicano una crescita dello 0,6% anno-su-anno al terzo trimestre. A subire le maggiori fluttuazioni è il traffico containerizzato, che nel 2021 ha visto una crescita del 8,8% in peso e del 6% in TEU, mentre nel 2020 ha visto un calo del 10,6% in peso e del 3,4% in TEU; i dati parziali del 2023 indicano una crescita dell’8,1% in peso, anno-su-anno al terzo trimestre.
Nonostante le fluttuazioni, con i 27,3 milioni di TEU6 movimentati nel 2022, i porti della Malaysia gestiscono un traffico container paragonabile a quello combinato di Rotterdam ed Anversa (che era di 27,9 milioni di TEU nel 2022).
Essendo uno dei maggiori esportatori di gas naturale liquefatto (LNG), la Malesia ospita il primo impianto portuale galleggiante di LNG, inoltre ospita anche il più grande terminale di olio di palma del mondo.
La posizione strategica e la buona connettività rendono la Malesia uno dei Paesi preferiti per entrare nel mercato del sud-est asiatico: la Malesia si trova proprio nel cuore della regione dove si incontrano le rotte commerciali marittime intercontinentali e intra-asiatiche. Singapore rimane il porto principale della regione, ma ha poco spazio per espandersi e meno collegamenti via terra. Con l’abbondanza di terreni a prezzi accessibili, infrastrutture ben mantenute e un’economia fiorente, la Malesia non farà altro che rafforzare la sua già forte posizione come porta d’ingresso della regione e beneficiare dell’aumento del traffico di container nel sud-est asiatico.
Il sistema portuale malese è frammentato in diversi porti specializzati sparsi nel Paese, coordinati da autorità incaricate dal governo e gestiti da soggetti privati. I principali porti per la movimentazione di container si trovano sulla costa occidentale della penisola di Malacca, mentre i principali porti per la movimentazione di rinfuse si trovano sulla costa orientale della penisola e nel Sabah e nel Sarawak (Borneo).
Oggi la Malesia conta 8 porti la cui amministrazione è nominata a livello federale, che sono rispettivamente: Port Klang, Tanjung Pelepas, Johor Port, Penang Port, Bintulu Port, Malacca Port, Kuantan Port e Kemaman Port.
Inoltre ci sono porti amministrati dai governi statali nel Sabah e nel Sarawak e diverse strutture portuali e moli di proprietà privata in tutto il paese, inclusi Port Dickson e Lumut, principalmente a beneficio delle industrie minerarie e del petrolio e del gas.
Port Klang, il dodicesimo porto per container più grande del mondo, ha movimentato 13,72 milioni di TEU nel 2021 e 13,22 milioni di TEU nel 2022 (il 48,4% dell’intero traffico container della Malaysia), mentre ha 30,3 milioni di tonnellate di merci convenzionali nel 2022, in crescita del 13% rispetto a 26,8 milioni nel 20217.
Il secondo porto per traffico container è Tanjung Pelepas, che nel 2022 ha movimentato 10,51 TEU (il 38,5% dell’intero traffico container della Malaysia); Port Klang e Tanjung Pelepas operano principalmente come HUB, dato che il 73,8% del traffico da loro movimentato è per il trasbordo (transhipment).
Il porto di Penang, terzo per movimentazione container con pochi carichi di trasbordo, ma un forte entroterra economico e buoni collegamenti con la Thailandia meridionale, agisce da hub regionale di importazione ed esportazione.
Il porto di Johor è un importante per l'industria del petrolio e del gas e i porti d'alto mare di Kuantan e Kemaman servono, tra gli altri, all'industria mineraria nella Malesia centrale e settentrionale e sono un hub per gli operatori offshore. Bintulu è il principale porto di ingresso per il Sarawak ed è tra i più grandi hub di scambio di LNG del mondo. Il porto di Sapangar Bay è la nuova porta di accesso al Sabah e, insieme agli altri porti dello stato, serve il commercio di olio di palma e carichi correlati. Il volume di merci relativamente elevato a Port Dickson può essere attribuito alla raffineria Shell che gestisce il porto. Il molo di Lumut è gestito dal leader minerario globale Vale e utilizzato come hub regionale di distribuzione e trasbordo.
Il 12° Piano Malaysia prevede che la capacità delle infrastrutture e dei servizi portuali verrà aumentata, mentre verrà adottato un approccio multimodale alla movimentazione delle merci.
La spinta del 11° e del 12° Piano Malaysia ha portato le principali Autorità Portuali a sviluppare le proprie Politiche ed iniziative di conversione in “Green Port”, attraverso l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, l’elettrificazione delle attrezzature, l’ottimizzazione della logistica e della gestione della catena di fornitura, le pratiche di approvvigionamento sostenibili, la riduzione dei rifiuti e del consumo di acqua e illuminazione a risparmio energetico8.
Il maggior progetto si sviluppo è quello dell’allargamento di Port Klang, con la realizzazione del terzo HUB nell’isola di Carey, confermato ad aprile 2023 dal Governo9, con un budget previsto di 8,5 miliardi di dollari per consentire al porto di gestire complessivamente 36 milioni di TEU all’anno (quasi il triplo di quanto gestito nel 2022). Anche altri porti hanno presentato piani di allargamento, anche con l’allestimento di parchi industriali nel retroporto, tra cui il porto di Tanjung Perak10.
La Malaysia ha 7.200 km di vie d’acqua, di cui 3.200 nella penisola malese e 4.000 nel Borneo11. Il trasporto via fiume è praticato nelle comunità rurali, ma è nello stato del Sarawak, nel Borneo, cha ha un’importanza maggiore: il Sarawak ha un totale di 55 fiumi navigabili con una lunghezza complessiva di 3.300 km, il fiume Rejang, lungo 567 km, è il fiume più lungo della Malesia, ogni giorno lo solcano tra le 300 e le 500 imbarcazioni, circa il 50% del traffico è impegnato nel trasporto passeggeri, il resto è principalmente destinato al trasporto di merci, compresi i tronchi12.
3.2. Ferrovie
Il trasporto su rotaia è presente soprattutto nella penisola malese, mentre nel Borneo è presente sono nel Sabah.
La linea ferroviario nel Sabah è lunga 134 km, con uno scartamento da 1 metro, e collega Tanjung Aru a Kota Kinabalu e Tenom. È gestita dalla Sabah State Railway e dispone di 15 stazioni13.
La rete ferroviaria principale nella penisola Malese collega le principali città della penisola malese, è gestita dall’azienda di stato KTM, ed è composta da due linee principali, la West Coast Railway Line, che si estende per 1151 km da Padang Besar, al confine con la Thailandia, a Woodlands Train Checkpoint al confine con Singapore, e la East Coast Railway Line, che si estende per circa 620 km da Tumpat, quasi al confine con la Thailandia, a Gemas, dove si congiunge con la West Coast Railway Line; entrambe le linee hanno uno scartamento di un metro e svolgono il trasporto sia di passeggeri che di merci.
KTM Intercity è il marchio del servizio ferroviario intercity di KTM con traino diesel14, la East Coast Railway Line è operata esclusivamente a diesel, mentre la West Coast Railway Line è operata a diesel solo nel troncone meridionale tra Gemas e Singapore. Il treno DMU - Diesel Multiple Unit è stato lanciato l'11 aprile 2021 dal Ministro dei Trasporti della Malesia, Datuk Seri Ir. Il dottor Wee Ka Siong alla stazione di Pasir Mas, Kelantan. Questo treno è stato introdotto per sostituire del treno convenzionale KTM Intercity, per il tratto settentrionale della la East Coast Railway Line tra Tumpat e Kuala Lipis, ed è dotato di strutture moderne, confortevoli e di facile utilizzo. Prima della Pandemia Covid-19, il servizio Intercity movimentava circa 3,7 milioni di passeggeri all’anno, per circa 183 milioni di passeggeri-chilometri, i numeri sono diminuiti nel 2020 e crollati nel 2021, a causa del lockdown totale avviato a giugno, raggiungendo i 304.000 passeggeri ed i 47 milioni di passeggeri-chilometri. Nel 202215, i numeri sono cresciuti a 2,7 milioni di passeggeri e 219 milioni di chilometri-passeggeri. Nel corso del periodo 2012-2019, il numero di chilometri-passeggeri del servizio KTM Intercity è diminuito all’aumentare del numero di chilometri-passeggeri del servizio KTM ETS.
KTM ETS è il marchio del servizio ferroviario intercity di KTM con traino elettrico (ETS – Electric Train Service)16. È il servizio ferroviario a scartamento metrico più veloce della Malesia, che opera lungo il tratto settentrionale della West Coast Railway Line tra Padang Besar, al confine con la Thailandia, e Gemas, che, oltre ad essere elettrificato, è a doppio binario. I treni viaggiano fino a 140 km/h e, per questo, è classificato come treno ad alta velocità. Prima della Pandemia Covid-19, il servizio ETS movimentava circa 3,9 milioni di passeggeri all’anno, per circa 1,1 miliardi di passeggeri-chilometri, i numeri sono diminuiti nel 2020 e crollati nel 2021, a causa del lockdown totale avviato a giugno, raggiungendo i 630.000 passeggeri ed i 177 milioni di passeggeri-chilometri. Verso ottobre 2021 la situazione ha avviato una fase di normalizzazione, con la decisione del governo di non applicare restrizioni ai viaggi delle persone vaccinate. Nel 2022 i numeri sono cresciuto a 3,3 milioni di passeggeri e 946 milioni di chilometri-passeggeri.
KTM Kargo è Il servizio di trasporto merci di KTM, nel 2021 ha movimentato17 circa 4,8 milioni di tonnellate di merci (+5,3% rispetto al 2020), 1 miliardo di tonnellate-chilometro (+22,5% rispetto al 2020) e 224.444 TEU (+12,9% rispetto al 2020). Nel 2022, il servizio ha quasi ripristinato i livelli del 2019, movimentando 6 milioni di tonnellate (+0.7% rispetto al 2019) per 1 miliardi di chilometri-tonnellate (-7,6% rispetto al 2019). Il servizio “Landbridge”18 connette Singapore alla Thailandia e rappresenta l’impegno di KTM per la creazione del Trans-Asia Rail Link, il collegamento proposto per rafforzare e migliorare il commercio tra l’ASEAN e la Cina, per il quale KTM ha stabilito una capacità di movimentazione potenziale di 80 TEU per 40 vagoni a viaggio, con una media di 4.500 TEU al mese.
Alla rete ferroviaria principale si aggiungono altri servizi di carattere locale, concentrati nell’area della Klang Valley.
KTM Komuter è il marchio di servizi ferroviari di KTM per pendolari a servizio di Kuala Lumpur e nelle aree suburbane circostanti nella Klang Valley. Il servizio è stato introdotto nel 1995 ed è caratterizzato dallo scartamento da 1 metro, a differenza di tutti gli altri sistemi di trasporto su binari della Klang Valley, e condivide gli stessi binari con la KTM ETS, fornendo interscambi con il servizio ferroviario interurbano. Il servizio è stato poi introdotto negli stati della Malesia peninsulare settentrionale di Perak, Pulau Pinang, Kedah e Perlis nel settembre 2015 dopo il completamento del progetto di elettrificazione e doppio binario di Ipoh-Padang Besar. I treni utilizzati sono unità multiple elettriche con aria condizionata. Prima della Pandemia Covid-19, il servizio KTM Komuter movimentava circa 30,4 milioni di passeggeri all’anno, per circa 905 milioni di passeggeri-chilometri, i numeri sono diminuiti nel 2020 e crollati nel 2021, a causa del lockdown totale avviato a giugno, raggiungendo i 5,9 milioni di passeggeri ed i 188 milioni di passeggeri-chilometri. Nel 2022 i livelli sono tornati a crescere, raggiungendo circa le metà del 2019, con 14,5 milioni di passeggeri e 488 milioni di chilometri-passeggeri.
La Klang Valley è servita anche da altri sistemi di trasporto su rotaie con scartamento standard:
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LRT – Light Rapid Transit. Si tratta di un sistema ferroviario di media capacità di Prasarana Malaysia, è un sistema ferroviario composto da quattro linee: Kelana Jaya Line, Ampang Line, Sri Petaling Line e la prossima Shah Alam Line. Le linee sono gestite da Rapid Rail e di proprietà di Prasarana Malaysia. Nel 2019, il servizio LRT ha movimentato 159 milioni di passeggeri, nel 2022 i passeggeri sono stati 99 milioni.
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MRT – Mass Rapid Transit. Il progetto Klang Valley Mass Rapid Transit (KVMRT) è stato redatto all'inizio del 2010 con tre linee da costruire, che includono la MRT Kajang Line, la MRT Putrajaya Line e la prossima MRT Circle Line. Tutte e tre le linee sono gestite da Rapid Rail e di proprietà di MRT Corp. Le stazioni MRT sono inoltre supportate da aree di parcheggio aggiuntive e autobus di alimentazione per la connettività dell'ultimo miglio. La linea Kajang è la prima linea MRT costruita in Malesia ed è un sistema ferroviario senza conducente completamente automatizzato con 29 stazioni che si estende per 47 km. Nel 2022 i passeggeri sono stati 86 milioni.
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KLIA Ekspress fornisce un servizio non-stop tra KL Sentral e Kuala Lumpur International Airport (KLIA), operato da ERL – Express Rail Link, senza fermarsi in nessuna delle stazioni intermedie. Il viaggio dura solo 28 minuti con una velocità massima di 160 km/h (99 mph). I treni circolano a intervalli di 15 minuti durante le ore di punta e di 20 minuti durante le ore non di punta. Nel 2019 KLIA Ekspress ha movimentato 2,1 milioni di passeggeri, nel 2022 ne ha movimentati 563.000.
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KLIA Transit condivide gli stessi binari della KLIA Ekspres. Gestito da ERL, KLIA Transit ferma in tutte le stazioni tra KL Sentral e KLIA, fornendo un servizio ferroviario per pendolari oltre a un collegamento ferroviario dal centro città all'aeroporto. Le linee ERL sono attualmente l'unico collegamento ferroviario tra Kuala Lumpur e Putrajaya. Nel 2019 KLIA Transit ha movimentato 6,8 milioni di passeggeri, nel 2022 ne ha movimentati 3,4.
Oltre ai sistemi a scartamento standard, Kuala Lumpur è servito anche da KL Monorel, il servizio su monorotaia operato da di Prasarana Malaysia, che collega l'hub dei trasporti KL Sentral con l'area del Triangolo d'Oro di Kuala Lumpur. Il sistema si estende per oltre 8,6 km (5,3 mi), con 11 stazioni sopraelevate e conta 50.000 passeggeri al giorno. Nel 2019 KL Monorel ha movimentato 12,5 milioni di passeggeri, nel 2022 ne ha movimentati 10,7.
Lo sviluppo del trasporto su rotaie, nelle sue varie forme, è considerato strategico per il futuro della Malaysia e, per questo motivo, nel 2019 è stato costituito anche il Centro Ferroviario Nazionale di Eccellenza (NRCOE – National Rail Centre of Excellence), le cui funzioni sono (1) attuare lo Sviluppo del Capitale Umano (HCD), il programma di sviluppo dell'industria ferroviaria (RIDP), test e certificazioni e la Ricerca e sviluppo tecnologico, (2) diventare il facilitatore per lo sviluppo dell'industria ferroviaria in Malesia, (3) diventare l'hub e l'interfaccia per gli operatori di settore internazionali e locali per interagire e fornire consulenza professionale sull'industria ferroviaria.
Tra i principali progetti in cantiere o in pianificazione sono previsti gli sviluppi di ulteriori linee nella Klang Valley, il raddoppio dei binari nei tronconi a binario singolo e la realizzazione dell'East Coast Rail Link (ECRL), un progetto infrastrutturale di collegamento ferroviario a doppio binario a scartamento standard che collega Port Klang sullo Stretto di Malacca a Kota Bharu nella Malesia peninsulare nordorientale, collegando gli stati della regione economica della costa orientale di Pahang, Terengganu e Kelantan tra loro e nella regione centrale della costa occidentale della penisola, realizzato in partenariato con ucted China Communications Construction Company.
La East Coast Railway Line, inoltre, è particolarmente esposta al rischio idrogeologico e necessita di manutenzioni e ripristini dovuti a smottamenti e frane.
3.3. Strade
La rete stradale della Malaysia è la più estesa del Sud Est Asiatico, con oltre 290.000 chilometri, di cui 247.000 sono di competenza dei singoli Stati, 23.000 sono di competenza federale e 20.000 sono assegnate in concessione. Il 25,7% delle strade non è pavimentato e fa parte per intero delle rete di competenza dei singoli Stati19.
Il Piano di sviluppo Malaysiano prevede di migliorare i collegamenti stradali nelle zone rurali, per collegare i villaggi ancora non serviti e migliorare le strade già esistenti, l’obiettivo del 12° piano quinquennale prevede la pavimentare 2800 chilometri di strade rurali entro il 2025 e la costruzione di un centinaio di ponti (Strategia C1)
Particolare attenzione viene posta al miglioramento delle rete nel Borneo, dal momento che quella nella penisola Malese è già ampiamente sviluppata.
Il sistema autostradale a pedaggio connette le maggiori città, si estende per 2016 chilometri20, è costruito e gestito in concessione (Partenariato Pubblico Privato) e controllato dalla Malaysian Highway Authority, costituita sotto il Malaysian Ministry of Works.
Lo standard prevede che le autostrade a pedaggio abbiano almeno due corsie per senso di marcia, la maggior parte sono dotate di casello all’ingresso ed all’uscita con pedaggio parametrato al tipo di veicolo ed alla percorrenza, alcune hanno caselli in corrispondenza di specifici passaggi.
In Malesia, si guida a sinistra.
3.4. Aeroporti
MAVCOM, la Commissione Malaysiana per l’Aviazione21, censisce 42 Aeroporti, ai quali si aggiunge un numero imprecisato di aerodromi per aeromobili di tipo STOL.
Gli aeroporti classificati come internazionali sono sette
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Kuala Lumpur International Airport (KUL), Selangor
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Sultan Abdul Aziz Shah Airport (SZB), Selangor
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Penang International Airport (PEN), Penang
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Kuching International Airport (KCH), Sarawak
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Kota Kinabalu International Airport (BKI), Sabah
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Langkawi International Airport (LGK), Kedah
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Senai International Airport (JHB), Johor
Il principale dei quali è l’aeroporto internazionale di Kuala Lumpur, che nel 2023 ha movimentato oltre 47,2 milioni di passeggeri di cui 32,5 internazionali22.
Il Senai International Airport (JHB) è gestito da una società del gruppo MMC Corporation Berhad, con una concessione di 50 anni iniziata nel 2003, mentre gli altri Aeroporti internazionali sono gestiti dalla Malaysia Airports Holdings Berhad (MAHB).
MAVCOM rileva che dei 42 aeroporti censiti, 39 sono gestiti da MAHB, che è una società quotata con golden share del Governo federale della Malaysia (come risultato finale del processo di privatizzazione del settore nel 1999), costituendo un regime di quasi-monopolio, con il 93% dei passeggeri movimentati ed il 98% del fatturato di settore. Nonostante il regime di quasi-monopolio, MAHB non è in grado di alzare i prezzi dei servizi in modo unilaterale, a causa della regolamentazione dei prezzi dei diritti aeroportuali gestita dalla MAVCOM, tuttavia gode del vantaggio dell’accordo quadro con il Governo, che mantiene la responsabilità di conferire il capitale di investimento (CAPEX) per la costruzione, l’ampliamento e manutenzione degli aeroporti, mentre MMC è interamente responsabile del CAPEX nel Senai International Airport.
Nel 2019, ha emesso un Position Paper23, che, tenendo in considerazione una crescente difficoltà nello sviluppo dell’industria aeroportuale e nel mantenimento della qualità dei servizi offerti, propone una politica che punta a creare più chiarezza normativa, conferire integralmente la responsabilità del CAPEX agli operatori degli aeroporti ed introdurre progressivamente più competizione e nuovi operatori nel settore, con una strategia di medio-lungo termine (2025-2030).
Un Piano Strategico Nazionale per gli Aeroporti dovrebbe essere pubblicato entro il termine dei 12° Piano Quinquennale (2025).
3.5. Telecomunicazioni e connettività
Il 29 agosto 2020, il Primo Ministro della Malesia, Tan Sri Muhyiddin Yassin, ha annunciato il piano d'azione JENDELA24 che fa parte del 12° Piano Quinquennale (2021-2025). Il Piano JENDELA, del valore di 21 miliardi di RM (4,1 miliardi di EURO), è stato formulato per indirizzare la Malesia verso il raggiungimento di una migliore connettività digitale aumentando l’efficienza delle infrastrutture nazionali. Dei 21 miliardi di RM stanziati per JENDELA, il 40% proviene dal fondo Universal Service Provision (USP) della Malaysian Communications and Multimedia Commission (MCMC), mentre il restante 60% va finanziato dagli operatori di settore.
Questo piano è pensato per aprire la strada ad una copertura completa e di qualità dei servizi a banda larga e preparare il passaggio alla tecnologia 5G. Il Piano JENDELA, inoltre, prevede la chiusura delle reti 3G ed il miglioramento della rete 4G.
Per sviluppare l’infrastruttura 5G, nel 2021 il Ministero delle Finanze ha costituito una società di scopo, la Digital Nasional Berhad (DNB)25, regolata dalla MCMC; nell’ottobre del 2022 il 65% di DNB è stato rilevato dai 4 maggiori operatori telefonici della Malaysia, mentre il 35% è rimasto come golden share al Ministero delle Finanze. I quattro maggiori operatori erano Telekom Malaysia (TM), YTL Communications(YTL), Digi e Celecom; queste ultime due si sono fuse alla fine del 2022, dando vita a CelecomDigi, il più grande operatore mobile della Malaysia con oltre 20 milioni di utenze.
La fase uno del Paino JENDELA si è conclusa a fine 2022 con il risultato di aver collegato 7,74 milioni di edifici alla fibra ottica, avere una copertura 4G del 96,92% delle aree popolate con una connettività mobile media di 116.03 Mbps26. La rete 5G ha raggiunto la copertura del 54,7% delle aree popolate a fine 2022 ed l’80% a fine 2023.
L’obiettivo per la fase due (entro il 2025) è di raggiungere i 9 milioni di edifici collegati alla fibra ottica, una copertura 4G del 100% delle aree popolate con una connettività media di almeno 100 Mbps.
3.6. Parchi industriali
Il Malaysia Industrial Park Directory27 censisce 140 Parchi Industriali, di cui 128 nella penisola malese e 12 nel Borneo, ma il Malaysian Investment Development Authority (MIDA) afferma che ci sono oltre 500 aree industriali in tutto il Paese28.
I principali parchi industriali sono cluster di imprese con infrastrutture comuni, il loro sviluppo è stato determinato da una strategia di lungo periodo attuata a partire dal 2006, che ha puntato alla creazione di cinque “Corridoi Economici” che coprono complessivamente il 70% del territorio nazionale29:
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Northern Corridor Economic Region (NCER) nella penisola malese settentrionale, con Georgetown come centro, si focalizza su agricoltura moderna, manifattura e design, turismo, logistica, istruzione e salute.
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Iskandar Malaysia (IM) nel sud con Johor Bahru come centro, si focalizza su industria creativa, istruzione, sanità, servizi finanziari, turismo, industria logistica, servizi elettrici ed elettronici.
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East Coast Economic Region (ECER) sulla costa orientale della penisola, con Kuantan designato come centro, si focalizza su turismo, Oil&Gas, manifattura, agricoltura, formazione.
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Sarawak Corridor of Renewable Energy (SCORE) nel Borneo con Kuching come centro urbano, si focalizza su energia, trasformazione delle materie prime e turiamo.
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Sabah Development Corridor (SDC) nel Borneo, con Kota Kinabalu come centro, so focalizza su agro-industria, turismo, logistica e manifattura.
All’interno delle zone franche sono state istituite delle Zone Franche, che sono di due tipi:
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Free Industrial Zones (FIZ): area designata per i produttori che importano tutte le loro materie prime e producono beni per l'esportazione. Le aziende che desiderano operare nelle FIZ devono importare tutte le loro materie prime ed esportare almeno l’80% della loro produzione, le materie prime importate non sono gravate da dazi. Per operare nelle FIZ, le società devono ottenere permessi speciali dal Ministry of International Trade and Industry (MITI) e possono vendere il restante 20% della loro produzione sul mercato interno della Malaysia, ma come merce importata, quindi soggetta ai dazi e alle tasse di importazione standard della Malaysia. Si contano 21 FIZ in Malaysia30.
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Free Commercial Zones (FCZ): nate per promuovere le attività commerciali in Malesia, compreso il commercio tra zone franche, assieme alla promozione del settore dei servizi. A causa della natura delle attività, che possono includere la rottura di carico, il riconfezionamento di prodotti importati o provenienti da aziende di altre Zone Franche, le FCZ sono normalmente situata vicino ai porti del paese. Per tutte le importazioni che verranno successivamente riesportate insieme ad altri prodotti o come componenti di un altro prodotto riconfezionato, le società che operano nella FCZ sono esentate dal pagamento di dazi, accise, imposte sulle vendite e imposte sui servizi. Le società in FCZ non sono autorizzate a svolgere attività di commercio al dettaglio in Malaysia. Attualmente ci sono 21 FCZ in Malesia.
Il 1 settembre 2023 è stato pubblicato il nuovo Industrial Master Plan 203031, che punta a dare nuovo slancio competitivo all’industria Malaysiana, fissando tre obiettivi primari da raggiungere entro il 2030:
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aumentare del 61% il Valore Aggiunto del settore manifatturiero,
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aumentare l’occupazione di settore del 20%,
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aumentare lo stipendio medio del 128%.
Per conseguire tali obiettivi, il Master Plan identifica 4 missioni primarie:
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migliorare la complessità economica
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incrementare la digitalizzazione
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spingere per la neutralità carbonica
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salvaguardare la sicurezza economica e l’inclusività.
Il mercato immobiliare nel settore industriale ha registrato una crescita moderata nel 202332, aumentando dello 0,9% in volume a 8.157 transazioni e del 13,1% in valore a 23,94 miliardi di RM (circa 4,7 miliardi di EUR); Selangor ha continuato a dominare il mercato, con il 31,8% del volume totale delle transazioni, seguito da Johor, Sarawak e Pulau Pinang con rispettivamente il 19,3%, 7,9% e 7,8% della quota di mercato.
La costruzione di nuove unità ha registrato una forte crescita. I completamenti e gli i nuovi avvii sono aumentati rispettivamente del 7,1% a 631 unità e del 49,5% a 803 unità, mentre la pianificazione di nuove unità è quasi raddoppiata a 1.372 unità. Johor ha contribuito con il maggior numero di completamenti, rappresentando il 56,4% del totale nazionale, seguito da Selangor (21,2%). Alla fine del 2023 le unità industriali esistenti erano poco più di 121.000.
L’insediamento di nuove fabbriche è soggetta a vincoli e norme ambientali e l’autorizzazione è vincolata alla Valutazione di Impatto Ambientale, secondo una apposita disposizione del 201533.
1 https://www.pmo.gov.my/wp-content/uploads/2019/10/National-Transport-Policy-2019_2030EN.pdf
2 https://www.nrecc.gov.my/ms-my/teras/alamsekitar/Documents/Low-Carbon-Mobility-Blueprint-2021-2030.pdf
3 https://unctadstat.unctad.org/datacentre/dataviewer/US.LSCI
4https://www.rvo.nl/files/file/2022/03/Port%20Development%20in%20Malaysia%20An%20introduction%20to%20the%20countrys%20evolving%20port%20landscape%20DEF.pdf
5 https://www.mot.gov.my/en/maritime/reports-and-stats
6 https://unctadstat.unctad.org/datacentre/dataviewer/US.ContPortThroughput
7 https://theedgemalaysia.com/node/690777
8 https://assets.ey.com/content/dam/ey-sites/ey-com/en_my/topics/take-5-business-alert/ey-take-5-the-future-of-green-ports-13sep2023.pdf
9 https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/malaysia-plans-84-billion-port-to-keep-up-with-regional-competitors
10 https://indiashippingnews.com/malaysian-ports-commence-future-proof-strategies/
11 https://www.cia.gov/the-world-factbook/countries/malaysia/#transportation
12 http://www.ictu.tmp.sarawak.gov.my/seg.php?recordID=M0001&sscontent=SSM0116
13 https://www.mot.gov.my/en/land/infrastructure/current-rail-services
14 https://www.ktmb.com.my/Intercity.html
15 https://www.mot.gov.my/my/Statistik%20Tahunan%20Pengangkutan/Statistik%20Pengangkutan%20Malaysia%202022.pdf
16 https://www.ktmb.com.my/ETS.html
17 https://www.mot.gov.my/my/Statistik%20Tahunan%20Pengangkutan/Statistik%20Pengangkutan%20Malaysia%202021.pdf
18 https://www.ktmb.com.my/kargo.html
19 Maysian Road Statistics 2021, https://www.jkr.gov.my/sites/default/files/upload/Statistik%20Jalan%20Malaysia%20Edisi%202021.pdf
20 ASEAN Stats Data Portal, indicatore “ASE.TRP.ROD.A.004”,https://data.aseanstats.org/indicator/ASE.TRP.ROD.A.004
21 https://www.mavcom.my/en/who-we-are/
22 MAHB Airport Statistics 2023, https://mahb.listedcompany.com/misc/ar/mahb_airport-state2023.pdf
23 https://www.mavcom.my/wp-content/uploads/2019/12/191204-Position-Paper-Malaysias-Airports-Industry-Stucture.pdf
24 https://www.malaysia.gov.my/portal/content/31120
25 https://www.mcmc.gov.my/skmmgovmy/media/General/pdf2/Insight-Digital-Connectivity.pdf
26 https://myjendela.my/Sitejendela/media/Doc/JENDELA-Phase-1-Concluding-Report.pdf
27 https://www.fmm.org.my/images/articles/publication/Malaysia%20Industrial%20Park%20Directory.pdf
28 https://www.mida.gov.my/wp-content/uploads/2024/01/ENG-MIDA_Policy-Booklet_MK-2022_Updated_11_01_Chapter-9.pdf
29 https://www.adb.org/sites/default/files/publication/411956/ewp-520-malaysia-economic-corridors-regional-development.pdf
30 https://industrymalaysia.com/free-zone-in-malaysia/
31 https://www.nimp2030.gov.my/nimp2030/modules_resources/bookshelf/NIMP_20303/NIMP_20303.pdf
32 https://napic2.jpph.gov.my/storage/app/media//3-penerbitan/pasaran-harta-tanah/Laporan_Pasaran_Harta_2023.pdf
33 https://enviro2.doe.gov.my/ekmc/digital-content/environmental-essential-for-siting-of-industries-in-malaysia-eesim/