4. Energia e Ambiente
In questa sezione vengono trattati i seguenti argomenti: infrastruttura energetica, qualità dell'aria, acqua, rifiuti e suolo
Indice
4.1. Energia
Il consumo finale di energia della Cambogia è aumentato costantemente del 7,2% all'anno dal 2000 al 2019, passando da 1,32 Milioni di Tonnellate Equivalenti di Petrolio a 4,97 milioni di TEP1.
Prima del 2009, la biomassa costituiva la maggior parte del Consumo Totale di Energia Finale (TFEC). La quota, tuttavia, è scesa dal 56% nel 2000 al 44% nel 2009 e ha raggiunto il 21% entro il 2019. Di conseguenza, la biomassa viene gradualmente eliminata dal mercato energetico del paese.
Dal 2009, il ruolo del petrolio nel Consumo Totale di Energia Finale è diventato dominante e la quota è aumentata dal 49% nel 2009 al 58% nel 2019. Il tasso medio annuo di crescita del consumo di petrolio è stato del 9% dal 2000 al 2019.
I settori dei trasporti e residenziale detengono la quota maggiore nel Consumo Totale di Energia Finale. I trasporti sono i principali consumatori di petrolio, mentre il settore residenziale consuma principalmente biomassa. Il settore commerciale ha una quota minore ma ha tassi di crescita dei consumi elevati nel periodo 2000-2019, attorno al 16% annuo, rispetto ai settori dei trasporti e residenziale rispettivamente al 9% e al 3% annui. Il settore dell'industria ha mostrato un aumento dell'8% annuo, leggermente più lento del settore dei trasporti. L'elevata crescita dei settori commerciale, dei trasporti e dell'industria è stata dovuta a un significativo sviluppo economico, come si evince dai notevoli investimenti diretti esteri nella costruzione di edifici commerciali, infrastrutture e zone economiche.
La quota parte dell’Elettricità nel Consumo Totale di Energia Finale è quella che è cresciuta più velocemente, con un tasso di crescita medio annuo del 18%, passando dal 3% del 2000 al 18% nel 2019, una percentuale comunque ridotta, a causa della limitata capacità di alimentazione elettrica. A questo significativo aumento della domanda di elettricità tra il 2000 e il 2019 hanno contribuito l'aumento dei ricavi e l'ampliamento della rete di distribuzione dell'energia elettrica. Sebbene in crescita più lenta, i settori residenziale e commerciale hanno comunque dominato la domanda di elettricità in Cambogia, dal 94% nel 2000 al 67% nel 2019. Sebbene il settore industriale avesse una quota inferiore, è cresciuto più del 29% nel periodo 2000-2019. Di conseguenza, la quota del consumo di elettricità nelle industrie è aumentata dal 6% nel 2000 al 33% nel 2019.
La produzione totale di elettricità è passata da 492 GWh nel 2000 a 998 GWh nel 2010. Da allora, la produzione di elettricità è aumentata di nove volte, raggiungendo i 9.005 GWh nel 2019 con un tasso di crescita annuo medio del 17%. Il petrolio è stata la principale fonte di energia fino al 2013, tuttavia, la quota di petrolio è diminuita con l’avvio della produzione idroelettrica nel 2012 e della produzione a carbone nel 2015. Nel 2019, la quota del petrolio è scesa all'8%, mentre il carbone e l'idroelettrico sono aumentati rispettivamente al 44% e al 46%.
La Cambogia importa elettricità principalmente durante la stagione secca. Le importazioni di elettricità sono cresciute con un tasso annuale medio del 25% dal 2000 al 2019. L'aumento del consumo di elettricità, soprattutto nelle attività commerciali e industriali, comprese le zone economiche speciali, nonché l'insufficiente sistema di alimentazione elettrica in Cambogia hanno contribuito alla rapida crescita delle importazioni di elettricità nel paese.
L'indice di dipendenza dalle importazioni di energia (non solo di elettricità), definito come importazioni di energia divise per la somma della produzione di energia e delle importazioni di energia, è aumentato dal 35% nel 2000 al 68% nel 2019. Ciò indica che il paese dipende ancora da fonti esterne per l'approvvigionamento di energia, rendendo vulnerabile la sicurezza dell'approvvigionamento energetico.
Il 16 marzo 2023, il governo cambogiano ha lanciato la sua "Politica Nazionale di l’Efficienza Energetica 2022-2030" che contiene misure per ridurre il consumo di energia aumentando l'efficienza energetica2. La politica fissa un obiettivo nazionale per la riduzione del consumo totale di energia (termica ed elettrica) di almeno il 19% entro il 2030, da quasi 90 TWh previsti in uno scenario “business as usual” a poco più di 72 TWh.
Sono fissati obiettivi di consumo energetico specifici per ogni settore: ad esempio, l'obiettivo di riduzione è fissato al 34% per il settore residenziale e al 5% per il settore dei trasporti.
Il governo prevede di utilizzare incentivi fiscali e non fiscali, fondi dedicati per l'efficienza energetica, strumenti di finanziamento del carbonio, obbligazioni verdi insieme a fondi internazionali per il clima e per l'energia pulita per finanziare misure di efficienza energetica. Istituirà inoltre un sistema di monitoraggio e valutazione e un sistema di gestione dei dati3.
Nella stessa data è stato lanciato il Masterplan di Generazione di Energia 2022 - 2040, il primo piano a lungo termine della Cambogia per il suo settore energetico, che comprende un'ampia gamma di scenari per un periodo di pianificazione di 20 anni che copre la crescita della domanda di elettricità, l'espansione delle fonti di generazione di energia e lo sviluppo della rete di trasmissione e distribuzione.
Il Masterplan mira ad espandere la rete ad alta tensione, promuovere le fonti di energia rinnovabile e ridurre al minimo gli impatti ambientali, fornendo energia affidabile e conveniente a tutti i settori. Espandere la capacità di generazione domestica costerà 9.089 milioni di dollari. Un totale di 2.539 milioni di dollari è già stato stanziato per progetti in corso fino al 2025. I restanti 6.550 milioni di dollari saranno investiti, dal 2026 in poi, in dighe idroelettriche, impianti solari fotovoltaici, sistemi di stoccaggio a batterie, gas naturale e biomasse.
4.2. Aria
l'inquinamento atmosferico e acustico sono in crescita. L'inquinamento atmosferico provoca una serie di problemi di salute significativi tra cui asma, bronchite cronica, ridotta funzionalità polmonare e morte prematura. In conformità con le linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, la qualità dell'aria in Cambogia è considerata moderatamente pericolosa, con i dati più recenti che indicano che la concentrazione media annuale di PM2,5 supera il massimo raccomandato di 10 µg/m3. Inoltre, la Cambogia si è classificata al 125° posto su 180 paesi nell'indice di prestazione ambientale (EPI) per la qualità dell'aria nel 2020. I dati disponibili indicano che Phnom Penh ha livelli costantemente elevati di inquinamento atmosferico.
L’inquinamento è causato da una serie di fattori quali l'industria e l'artigianato, i trasporti, l'edilizia e le infrastrutture. L'aumento dell'uso di veicoli e mezzi di trasporto, di combustibili fossili come carbone, oli combustibili e diesel per la produzione di elettricità, l'uso continuato di legna da ardere per cucinare e le pratiche di combustione di rifiuti solidi e agricoli sono le principali cause dell'inquinamento atmosferico.
Lanciato nel gennaio 2022, il “Piano per l’aria pulita” della Cambogia, basato sul rapporto “Actions on Air Quality” dell’ UNEP, delinea un pacchetto di misure per affrontare le principali fonti di emissioni attuali e future nel Paese. È la prima volta che in Cambogia viene prodotto un rapporto nazionale per misurare gli inquinanti atmosferici dannosi per la salute e raccoglie dati dai settori dei trasporti, dell'agricoltura, dell'edilizia, dell'energia e dell'acqua.
Completamente attuato, il piano potrebbe ridurre del 60% i due principali inquinanti, il PM2,5 e il nerofumo. Potrebbe anche aiutare a ridurre le emissioni di metano e anidride carbonica, fattori chiave del cambiamento climatico, rispettivamente del 24% e del 18% entro il 2030. Questi miglioramenti aiuterebbero la Cambogia a evitare quasi 900 morti premature all'anno.
4.3. Acqua
La Cambogia ha un'ampia disponibilità di acqua, principalmente dal fiume Mekong, dal fiume Tonle Sap, dal fiume Bassac e da altri affluenti. Fiumi, torrenti, laghi, falde acquifere e acque marine sono fonti importanti per lo sviluppo economico nazionale in molti settori, come l'agricoltura, l'industria manifatturiera e artigianale, l'energia idroelettrica, la navigazione, il turismo, la tutela dell'ambiente e la vita quotidiana. Sulla base della disponibilità idrica pro capite, la Cambogia non è un paese con stress idrico, ma esistono sfide legate alla qualità dell'acqua e alla stabilità dell'approvvigionamento idrico sia nella stagione delle piogge che in quella secca4.
In generale, l'acqua superficiale in Cambogia soddisfa gli standard nazionali di qualità dell'acqua ambientale. Tuttavia, la qualità dell'acqua è minacciata in alcune aree, soprattutto durante la stagione secca, a causa dell'afflusso di acque reflue non trattate derivanti da attività urbane, dilavamento agricolo, navigazione, ecc.
Raggiungere l'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 6 (SDG6) sull'approvvigionamento di acqua pulita e servizi igienico-sanitari rappresenta una sfida enorme per la Cambogia. Nel 2017, la popolazione che aveva accesso all'approvvigionamento idrico gestito in sicurezza era solo il 26% e l'accesso ai servizi igienico-sanitari di base era il 59% del totale. Del numero totale di persone che hanno accesso ai servizi idrici in Cambogia, circa il 50% riceve acqua pulita da operatori idrici privati (PWO) attraverso sistemi di approvvigionamento idrico su piccola scala.
Le disparità tra aree urbane e rurali sono significative: solo il 20% circa dei residenti rurali può accedere all'acqua potabile, mentre nei centri abitati il tasso è del 70%. Sebbene la Cambogia abbia una delle economie in più rapida crescita in Asia, l'accesso a finanziamenti a prezzi accessibili per l'acqua e i servizi igienico-sanitari rimane un ostacolo per le famiglie per garantire allacciamenti idrici e servizi igienici per le loro case.
Le risorse idriche della Cambogia stanno affrontando una pressione crescente a causa della rapida crescita della popolazione, dell'urbanizzazione, dell'industrializzazione, dei cambiamenti climatici, dell'agricoltura e dello sviluppo economico.
Ad esempio, l'acqua per l'irrigazione agricola viene pompata direttamente dalla fonte (dai fiumi, dai laghi e dal terreno). Dati i rischi di esaurimento, il Ministero delle risorse idriche e della meteorologia (MoWRAM) ha adottato un approccio precauzionale sull'uso delle acque sotterranee, limitandone l'uso alla fornitura supplementare per l'irrigazione nella stagione secca. Sebbene questi approcci riflettano le migliori pratiche, sono tuttavia difficili da implementare su larga scala. Oltre all'irrigazione, l'acqua di falda è utilizzata anche dalle industrie e, in molte aree, è la principale fonte di approvvigionamento idrico domestico. Anche se non sono disponibili dati rilevanti, si possono ipotizzare impatti negativi se questa estrazione continua ad aumentare in modo incontrollato.
L'approvvigionamento idrico ed il trattamento delle acque reflue stanno diventando preoccupazioni importanti per le autorità cambogiane. La scarsa qualità dell'acqua deriva in parte dal rapido sviluppo economico della Cambogia, ma riflette anche la cattiva gestione della qualità dell'acqua da parte del Governo e dell'Industria. La popolazione e le aziende cambogiane non sono ancora sufficientemente consapevoli della necessità di un uso efficiente dell'acqua. Si presume che la ragione principale di ciò sia il basso costo dell'acqua, che è significativamente più economica dell'elettricità.
La qualità delle acque di falda è generalmente soddisfacente, ma in alcune aree si riscontrano alti livelli di ferro e salinità. Inoltre, i percolati provenienti dall'agricoltura e dalle discariche influiscono sulla qualità dell'acqua. È probabile che i grandi progetti idroelettrici sul Mekong e sui suoi affluenti abbiano effetti negativi sull'accesso all'acqua per le comunità e i paesi a valle quando il livello dell'acqua è basso.
Anche se lo scarico di acque reflue non trattate comporta rischi ambientali e per la salute, rimane una pratica comune in Cambogia, perché i sistemi necessari per il trattamento delle acque reflue non sono adeguatamente implementati ed adottati.
Inoltre, i cambiamenti climatici aumenteranno le sfide di gestione dell'acqua: sono previste meno precipitazioni durante la stagione secca e più durante la stagione delle piogge, con eventi meteorologici più estremi e carenze idriche stagionali potenzialmente peggiori e inondazioni. I cambiamenti delle precipitazioni e dei modelli meteorologici hanno un impatto significativo sulle risorse idriche e sul sistema idrologico, causando instabilità stagionale degli approvvigionamenti idrici, nonché crescenti problemi di qualità dell'acqua.
In Cambogia, diversi ministeri si occupano della gestione delle risorse idriche, tra cui il Ministero dell'Ambiente (MoE), il Ministero delle Risorse Idriche e della Meteorologia (MoWRAM) e il Ministero dei Lavori Pubblici e dei Trasporti, tra gli altri.
Diverse leggi e regolamenti disciplinano il settore idrico, tra cui la legge sulla protezione ambientale e la gestione delle risorse naturali, la legge sulle risorse e la gestione dell’acqua, il sotto-decreto sul controllo dell'inquinamento idrico, il sotto-decreto sull'istituzione e la gestione delle zone economiche speciali il sotto-decreto sulla gestione del sistema di drenaggio e del sistema di trattamento delle acque reflue.
Il Piano strategico nazionale per l'acqua e l'igiene rurale 2011-2025 aiuta a guidare le azioni e i piani di attuazione per espandere la fornitura di acqua pulita tramite acquedotti, pozzi, la distribuzione di serbatoi di filtrazione e l'installazione di serbatoi di stoccaggio. Il Piano fissa l'obiettivo del 100% di accesso all'approvvigionamento idrico, ai servizi igienico-sanitari e all'igiene in tutto il paese entro il 2025. Per raggiungere questo obiettivo, il Ministero dello sviluppo rurale ha preparato il primo Piano d'azione nazionale per l'approvvigionamento idrico, i servizi igienico-sanitari e l'igiene rurale 2014-2018, il secondo piano d'azione nazionale per l'approvvigionamento idrico rurale, i servizi igienico-sanitari e l'igiene 2019-2023, insieme al piano strategico per lo sviluppo rurale 2019-2023 del ministero, con gli sforzi e i contributi di tutte le parti interessate.
Il Ministero delle Risorse Idriche e della Meteorologia ha definito la “Strategia e il piano d'azione per le risorse idriche e la meteorologia 2019-2023 per attuare il Piano Nazionale Strategico di Sviluppo 2019-2023 e dispone di un totale di 131 stazioni idrologiche in tutto il paese, ma solo 59 sono operative. Di queste, 47 stazioni sono installate lungo il fiume Mekong e 12 sui principali affluenti.
Il monitoraggio e la gestione dell'inquinamento da fonti puntuali (acque reflue provenienti da zone industriali, zone economiche speciali, edifici commerciali) e non puntuali (deflussi agricoli, pratiche di acquacoltura e scarichi di acque reflue urbane) è ancora limitato e non pienamente efficace ai sensi della normativa e dei regolamenti vigenti.
Sebbene alle industrie sia stato chiesto di installare impianti di trattamento delle acque reflue della loro produzione, si sono verificati diversi casi di inquinamento idrico in cui gli scarichi industriali hanno violato gli standard previsti dal sotto-decreto sul controllo dell'inquinamento idrico.
Nel 2019, l'Asian Development Bank (ADB) ha approvato un finanziamento di 49 milioni di dollari per aiutare il governo a raggiungere l'obiettivo del 2025 di fornire accesso universale a servizi idrici e igienico-sanitari migliorati nelle aree rurali del paese.
Il Terzo Programma di Sviluppo del Settore dei Servizi Idrici e Igienico-Sanitari Rurali andrà a beneficio di oltre 400.000 persone, costruendo o riabilitando 2.500 strutture idriche rurali in almeno 400 villaggi in 10 province. Sosterrà inoltre la costruzione di nuovi servizi igienici per le singole famiglie e la costruzione di latrine pubbliche nelle scuole e nei centri sanitari, oltre a condurre campagne di sensibilizzazione in materia di igiene.
Nel 2021 sono iniziati i lavori di costruzione del Bakheng Water Production Facilities, il più grande impianto di trattamento delle acque della Cambogia. Il progetto finanziato dalle Banca Europea per gli Investimenti (BEI), dall'Unione Europea e dalla francese Agence Francaise De Development (AFD) permetterà di aumentare del 65% la capacità di produzione di acqua a Phnom Penh, da 600.000 m3/giorno a circa 1.000.000 m3/giorno. L'impianto di trattamento delle acque dovrebbe soddisfare la domanda idrica di Phnom Penh e offrire accesso ad acqua potabile sicura all'intera città entro il 2025. Per raggiungere questo obiettivo, l’autorità locale per l’acqua (Phnom Penh Water Supply Authority PPWSA) amplierà la sua rete di approvvigionamento idrico di 1600 km, consentendo a più di 100.000 nuove case e 25.000 nuove imprese di connettersi.
4.4. Rifiuti
In Cambogia, nel 2020 sono state generate circa 4,78 milioni di tonnellate di RSU, con un tasso di generazione di 0,78 kg/capite/giorno. Solo l'86% delle città e dei distretti ha accesso ai servizi di raccolta dei RSU. L'attuale pratica di gestione dei RSU è il conferimento alla discarica (44%). Ci sono 164 discariche operative in tutto il paese, che ricevono circa 5749 tonnellate di RSU al giorno. Il riciclaggio, l'incenerimento e il compostaggio condividono rispettivamente il 4%, il 4% e il 2% della produzione di RSU. Il rimanente 46% viene smaltito in modo non controllato (nel 50-60% dei casi viene bruciato all’aperto) 5.
Si stima che la produzione pro capite di RSU crescerà a 1,16 kg/giorno entro il 2030 e a 2,13 kg/giorno entro il 2050.
I rifiuti solidi urbani tipicamente includono i rifiuti alimentari (rifiuti di cucina, rifiuti alimentari, verdure, snack, ecc.); carta (carta da ufficio, giornali, opuscoli, cartone, ecc.); plastica (bottiglie di plastica, bottiglie in PET, sacchetti di plastica, plastica espansa, ecc.); metalli (lattine ferrose, rottami ferrosi, rottami di alluminio, rame, ecc.); tessile (stoffa, tessuto, cotone, ecc.); vetro (bottiglie di vetro, specchi rotti, ecc.); legno e materia secca (rami, erba, potature, ecc.); e altri (ceramica, laterizio, inerti, pietra, ecc.).
Le caratteristiche dei rifiuti dipendono fortemente dalle condizioni socio-economiche: il rifiuto alimentare è la spazzatura più diffusa in tutte le località, ma varia dal 49% a Phnom Penh all'80% a Kampong Chhnang (mentre la media nazionale è del 55%), seguito da plastica e carta.
Molte riforme sono in corso nella gestione dei RSU in Cambogia. Oltre a regolamenti e circolari, il Governo ha emanato il Politica di Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani 2020-2030, che mira all'avvio e all'implementazione di un nuovo sistema di gestione avanzato che tenga in considerazione l'efficienza economica, la capacità delle risorse finanziarie, la sostenibilità ambientale e l'accettazione sociale. La Politica è progettata per supportare la fase IV della Strategia Rettangolare del Governo nel garantire la sostenibilità ambientale e l’adattamento ai cambiamenti climatici, dando la priorità al rafforzamento della gestione dei rifiuti solidi, liquidi, gassosi e pericolosi attraverso l'attuazione delle 4R (Riduzione, Riutilizzo, Riciclo e Recupero). In questo senso, i rifiuti sono considerati una risorsa e i produttori di rifiuti sono obbligati a pagare la tassa di gestione.
La copertura del servizio di raccolta dei rifiuti si sta espandendo anche in molte città, tuttavia, i servizi sono opportunamente gestiti solo nelle città centrali di Phnom Penh, Preah Sihanouk, Siem Reap e Battambang. L'attuale flusso di gestione dei RSU è caratterizzato da tre fasi: generazione e stoccaggio alla fonte, raccolta e trasporto da parte di operatori privati e autorità locali e smaltimento finale presso le discariche.
I rifiuti industriali vengono raccolti separatamente e trasportati ai siti di smaltimento dei rifiuti industriali da operatori autorizzati. Tuttavia, i rifiuti industriali a volte vengono raccolti illegalmente mescolandoli con il Rifiuto Solido Urbano.
La copertura finanziaria dei servizi di raccolta, gestione e smaltimento fa riferimento principalmente al calcolo del margine di profitto derivante dalla riscossione della tassa sui rifiuti e dalla negoziazione con le autorità nazionali e subnazionali. Pertanto, la gestione dei rifiuti si basa in genere sulle tariffe raccolte dagli utenti del servizio. La tariffa per la raccolta dei rifiuti viene, in genere, calcolata in base alla tipologia di edificio e al numero di piani per i rifiuti domestici, e alle tipologie di attività, quali ristoranti, pensioni, ambulatori, scuole, ecc.
Non c'è standardizzazione sul calcolo della tariffa e sono stati sollevati alcuni reclami per un eccesso di tariffa stabilito dalle autorità locali. I costi di investimento e operativi sono finanziariamente diversi da città a città. Nel sistema di gestione dei RSU, i costi di raccolta e trasporto rappresentano la percentuale più alta, pari all'82%. A causa di questo elevato costo operativo, gli operatori privati generalmente ricevono sovvenzioni o donazioni dal governo, anche attraverso uno schema di partenariato pubblico-privato.
Il riciclaggio dei rifiuti nel paese è generalmente limitato e si basa sul settore informale. Circa 3000 raccoglitori informali raccolgono una grande quantità di rifiuti riciclabili da vendere ad acquirenti di rifiuti e rigattieri, che poi li esportano in altri paesi. I rigattieri sono un attore fondamentale nell'acquisto di rifiuti riciclabili per la vendita a imprese di riciclaggio nazionali o per la compressione di materiali per l'esportazione. Nel 2021 operavano a livello nazionale 692 robivecchi, che acquistavano circa 16.811 tonnellate al mese di rifiuti riciclabili, circa il 5% della produzione totale di RSU o il 9% dei rifiuti raccolti. I metalli detengono la percentuale più alta (46,76%), seguiti da carta e cartone (33,16%) e plastica (17,82%). Sulla base del prezzo dei materiali riciclabili fissato dai rigattieri, il ricavo totale dei materiali recuperati è stato di circa 56 milioni di dollari nel 2021.
Attualmente non esistono inceneritori di grandi dimensioni per il trattamento dei RSU. Nelle aree urbane con accesso limitato ai servizi di raccolta dei rifiuti o alle discariche, il Ministero dell’Ambiente ha installato inceneritori su piccola scala senza recupero di energia. Fino al 2021, sono stati installati 54 inceneritori, la cui capacità di combustione era compresa tra 1 e 8 tonnellate all'ora.
Nel maggio del 2023, la Banca Mondiale ha approvato in credito di 60 Milioni di US$ per la Cambogia, al fine di migliorare la gestione dei rifiuti solidi, in particolare di plastica.
4.5. Suolo
In Cambogia, l'erosione del suolo, la deforestazione e l'uso competitivo del suolo stanno causando il degrado del suolo, esaurendo i servizi ecologici e le funzioni dei bacini idrici e minacciando i mezzi di sussistenza rurali. Affrontando questi problemi, diversi progetti guidati dal governo stanno facendo leva sull'istruzione e sulle pratiche agricole sostenibili per promuovere la conservazione delle risorse, insieme allo sviluppo economico.
la desertificazione non è un problema urgente. Tuttavia, questioni come l'erosione del suolo, la deforestazione, pratiche agricole inappropriate, la diminuzione della biodiversità e i disastri naturali causati dai cambiamenti climatici contribuiscono collettivamente al degrado del suolo. Di conseguenza, questi fattori stanno mettendo a repentaglio la produzione agricola, la sicurezza alimentare e il sostentamento economico dei cambogiani rurali.
Il programma d'azione nazionale per combattere il degrado del suolo (NAP), approvato dal governo reale della Cambogia e firmato dal primo ministro il 2 aprile 2018, evidenzia alcune delle pressanti preoccupazioni che il paese deve affrontare.
Un altro problema urgente che la Cambogia deve affrontare è la diminuzione dell'efficacia dei bacini idrografici a sostegno della vita. Il fiume Sesan, il fiume Sekong e il fiume Sre Pork, insieme al lago Tonle Sap, formano collettivamente 37 bacini idrografici. Secondo il NAP, questi bacini idrografici supportano 250 sistemi di irrigazione e sostengono circa un milione di ettari di terreni agricoli.
L'erosione del suolo contribuisce all'aumento della sedimentazione nei corsi d'acqua e nei fiumi. L'aumento della sedimentazione interrompe la crescita di alcune piante limitando la fotosintesi, mentre stimola la crescita di altre piante invasive, come le alghe, attraverso un afflusso di sedimenti ricchi di nutrienti.
Secondo il NAP, a causa della diminuzione della qualità dei servizi dei bacini idrici e dell'aumento della sedimentazione nelle aree a valle, circa il 56 per cento dei sistemi di irrigazione esistenti non può essere pienamente gestito.
la maggior parte delle aree agricole è alimentata dalla pioggia, poiché solo il 16,62% delle aree totali di coltivazione del riso è irrigato. Tuttavia, una grande percentuale della produzione alimentare della Cambogia deriva da fattorie irrigate. La domanda concentrata di irrigazione, combinata con precipitazioni irregolari (troppa acqua nella stagione delle piogge e pioggia insufficiente nella stagione secca) compromette direttamente la redditività della produzione dei terreni agricoli.
Dove l’irrigazione è coadiuvata dall’estrazione di acqua di falda, sta crescendo la preoccupazione per le concentrazioni di arsenico, che è il contaminante chimico più critico delle acque sotterranee e colpisce un'area molto vasta, causando gravi conseguenze per la salute di coloro che consumano acqua contaminata per un lungo periodo di tempo. Sono state trovate concentrazioni fino a 3.000 ppb in alcuni pozz6i, notevolmente superiori allo standard di qualità dell'acqua potabile dell'OMS di 10 ppb, mentre in uno studio condotto in una risaia a sud della capitale sono state trovate concentrazioni di arsenico nel suolo di 95 mg/kg, più alto della sogli di intervento di bonifica di altri Paesi, come Taiwan (44 mg/kg) o Danimarca (55 mg/kg)7.
1 https://www.eria.org/research/cambodia-energy-statistics-20002019/
2 https://www.cpp.org.kh/en/details/342051
3 https://www.enerdata.net/publications/daily-energy-news/cambodia-launches-new-plan-reduce-energy-consumption-2030.html
4 https://dicf.unepgrid.ch/cambodia/water#section-pressures
5 https://www.mdpi.com/1660-4601/19/14/8458
6 https://dicf.unepgrid.ch/cambodia/pollution#section-drivers
7 https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6257173/