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3. Infrastrutture logistiche ed industriali

In questa sezione vengono trattati i seguenti argomenti: porti e vie d'acqua, ferrovie, strade, aeroporti, telecomunicazioni e connettività, parchi industriali e logistici.

Indice

La Thailandia ha definito uno schema di sviluppo articolato in cinque corridoi economici, di cui quattro di nuova definizione che si aggiungono alla prima area di sviluppo denominata Corrido Economico Orientale (EEC): il Corridoio Economico Meridionale (SEC), il Corridoio Economico Nord-Orientale (NEEC), il Corridoio Economico Settentrionale (NEC) e il Corridoio Economico Centro-Occidentale (CWEC).

  • Il EEC – Corridoio Economico Orientale ha il compito di spostare la Thailandia verso un'economia ad alta tecnologia.

  • Il SEC – Corridoio Economico Meridionale mira a collegare il Mar delle Andamane al Golfo della Thailandia e i paesi lungo il bordo dell’Oceano Indiano come India, Sri Lanka e Bangladesh. Qui la Thailandia punta a promuovere la bioeconomia basata sull’olio di palma.

  • Il NEEC – Corridoio Economico Nord Orientale copre le province di Udon Thani, Khon Kaen, Nakhon Ratchasima e Nong Khai. Si prevede che realizzerà prodotti destinati a rifornire la EEC e la Cina, concentrandosi sullo sviluppo della bioeconomia e sfruttando le abbondanti materie prime come riso, tapioca e canna da zucchero.

  • Il NEC – Corridoio Economico Settentrionale copre quattro province settentrionali: Chiang Mai, Lamphun, Lampang e Chiang Rai. Promuoverà il turismo comunitario e culturale e migliorerà i prodotti per l’esportazione.

  • Il CWEC – Il Corridoio Economico Centro Occidentale copre Kanchanaburi, Phetchaburi, Samut Sakhon e Prachuap Khiri Khan. Sarà collegato con il EEC e con il porto di Dawei in Myanmar.

 

3.1. Porti e vie d’acqua

La Thailandia ha una costa di 3.148 km con oltre 4.000 km di vie d'acqua. Lo sviluppo e la gestione di tutti i principali porti tailandesi dipendono dall'Autorità Portuale della Thailandia (PAT), una società pubblica sotto la supervisione generale del Ministero dei Trasporti e delle Comunicazioni.

I principali porti commerciali sono 

  1. Il porto di Klong Toey si trova nell’omonimo distretto di Bangkok, lungo il fiume Chao Phraya, tra il chilometro 26,5 ed il chilometro 28,5 km dalla foce, per questo motivo viene chiamato anche Porto di Bangkok. Il porto può gestire circa 1,5 milioni di TEU/anno, la profondità del bacino del fiume è di 8,5 metri.

  2. Laem Chabang può gestire circa 11,1 milioni di TEU/anno. Attualmente quattro moli sono gestiti da società private. Il porto di Laem Chabang si trova nel sottodistretto di Tungsukhla, nel distretto di Sriracha e nel sottodistretto di Banglamung della provincia di Chon Buri. Il porto copre un'area di circa 1025 ettari.

  3. Sriracha Harbour Deep Seaport è stato il primo porto in Thailandia in grado di ospitare navi fino a 100.000 tonnellate di portata lorda. La posizione del porto di Sriracha garantisce che sia accessibile e pienamente utilizzabile per il 95% dell'anno.

Tra i porti di importanza regionale, quelli di Chiang Sean e di Chiang Khong, entrambi situati nella provincia di Chiangrai nel ramo più settentrionale del fiume Mekong in territorio thailandese, possono gestire complessivamente più di 132.000 tonnelate di merci all’anno e servono da base per gli scambi fluviali con Cina, Myanmar e Laos. Il porto di Ranong, situato alla foce del fiume Kra Buri nella provincia meridionale di Ranong, è dotato di un ormeggio lungo 150 metri che può ospitare una nave alla volta fino alla portata lorda di 12.000 tonnelate.

Due dei sei progetti portanti del Corridoio Economico Orientale (EEC – Eastern Economic Corridor) riguardano lo sviluppo portuale, in particolare la Fase III dell’ampliamento del Porto di Laem Chabang, per raggiungere una capacità di 18 milioni di TEU (il cui completamento è previsto per il 2027), e l’ampliamento del porto industriale di Map Ta Phut, con la costruzione di un nuovo terminal LNG e raggiungere una capacità di 19 milioni di tonnellate di LNG e di rinfuse liquide per l’industria chimica (la costruzione dovrebbe iniziare nel 2023 e terminare nel 2025)1.

Nel Corridoio Economico Settentrionale (SEC – Southern Economic Corridor) si sta discutendo dell’ampliamento del porto di Ranong e delle realizzazione di un canale che attraversi la penisola, creando una nuova via marittima che congiunga il mare di Andaman al Golfo del Siam (o Golfo di Thailandia) attraverso l’istmo di Kra.

 

3.2. Ferrovie

La Thailandia è dotata di una rete ferroviaria che si estende per oltre 4952 chilometri2, collegando 47 Provincie. La rete è gestita dalla State Railway of Thailand (SRT), società statale sotto il controllo del Ministero dei Trasporti.

Il 30 aprile 2021, a seguito dell'approvazione del Consiglio dei Ministri del 29 settembre 2020, è stata costituita SRT Asset, con gli obiettivi principali di gestire e sviluppare le attività delle Ferrovie di SRT, incluso lo sviluppo della rete ferroviaria, e di avviare progetti di Sviluppo Transito-Orientato (TOD)3, aumentando la connettività e l’accessibilità all’interno del Paese.

Nel 2018, circa il 91% delle rete era a binario singolo4, ma dal 2017 è iniziato un programma per incrementare le linee a doppio binario, al fine di spostare traffico aereo e stradale su rotaia: il 28 dicembre 2017 SRT ha firmato nove contratti del valore di 69,5 miliardi di baht (circa 2,15 miliardi di USD) per completare la duplicazione dei binari su 702 km della rete, mentre il Programma complessivo prevede investimenti per 21 miliardi di dollari5.

La prima fase del Programma di espansione riguarda sette tratte, due delle quali sono state completate, mentre le restanti cinque sono in costruzione. L'inizio della seconda fase del progetto di espansione è previsto nel 2023. Sono inoltre previste 12 nuove tratte ferroviarie per una distanza totale di 2.419 chilometri, che porteranno a 61 il numero delle province attraversate dalla ferrovia.

Anche la Tailandia sta investendo nelle ferrovie ad alta velocità per migliorare il proprio sistema di trasporto ferroviario. Attualmente è in costruzione la linea China-Thailand high-speed railway tra Bangkok e Nong Khai a confine con il Laos, con una prima fase di investimenti dal valore di 1,63 miliardi di dollari6.

Tra i progetti più significativi del programma di sviluppo del Corridoio Economico Orientale, c’è anche lo sviluppo della ferrovia ad alta velocità che deve collegare i tre aeroporti internazionali dell’area di Bangkok (Don Mueang, Suvarnabhumi e U Tapao) per circa 6,2 miliardi di dollari7.

 

3.3. Strade

La Tailandia possiede la più estesa rete stradale8 di tutto il Sud-Est asiatico, con più di 390.026 chilometri, di cui il 98,5% è asfaltato o pavimentato in cemento, mentre il 17% è adibito ad autostrada.

La rete è sotto la doppia responsabilità del Dipartimento delle Autostrade (DOH) e del Dipartimento delle Strade Rurali (DORR), sotto la supervisione del Ministero dei Trasporti.

Il Dipartimento delle Autostrade ha sviluppato il piano generale ventennale di sviluppo delle autostrade interurbane per il periodo 2017-2036, comprendente 21 percorsi con una lunghezza totale di 6.612 km. La Fase 1, dal 2017 al 2026, prevede lo sviluppo di 3304 chilometri, la Fase 2, dal 2027 al 2036, prevede lo sviluppo di 3118 chilometri.

Secondo lo studio di fattibilità9 commissionato dal Dipartimento delle Autostrade, la Fase 1 vedrà investimenti per circa 11,33 miliardi di dollari, la Fase 2 per 21,28 miliardi di dollari, per un totale di 32,61 miliardi di dollari.

In una visione macro-regionale, le nuove autostrade che attraverseranno tutto il Paese diventeranno parte del Corridoio Economico Est-Ovest (EWEC), che collegherà il Mar Cinese Meridionale con il Golfo del Bengala, e del Corridoio Nord-Sud che collegherà Singapore con Kunming in Cina.

 

3.4. Aeroporti

La Thailandia ha 38 aeroporti, di cui sette internazionali. Sei di essi, sono sotto la supervisione di Airports of Thailand Public Company Limited, sono quelli di Bangkok, Samutprakarn, Chiang Mai, Chiang Rai e Phuket, Hat Yai, mentre l'aeroporto internazionale di U-Tapao è gestito dalla Royal Thai Navy10.

AOT – Airports of Thailand Public Company Limited è l'impresa statale, sotto la supervisione del Ministero dei Trasporti, che supervisiona tutti gli aeroporti della Thailandia.

I servizi internazionali sono forniti da molti vettori, inclusa la compagnia di bandiera del paese, Thai Airways, che vola verso 66 città in 36 paesi in tutto il mondo e fa parte della rete Star Alliance, composta da 27 compagnie aeree , fornendo una rete di compagnie aeree che copre tutto il mondo.

Inoltre, i servizi nazionali sono disponibili per tutte le regioni della Thailandia sia tramite Thai Airways che tramite numerosi vettori low cost.

Nel 2019, il traffico aereo thailandese ha raggiunto il picco dei viaggiatori verso la Thailandia, soprattutto da parte dei viaggiatori cinesi. I movimenti aerei sono aumentati da 874.999 a 896.097 voli. Il numero di passeggeri è aumentato da 139,52 a 141,87 milioni, mentre il volume delle merci e della posta è diminuito del 10,70%.

Gli aeroporti di riferimento del Corridoio Economico Orientale sono quelli di U Tapao, Donmuang e Suvanabhumi, quest’ultimo, noto anche come Bangkok International Airport, funge da Hub regionale.

La Fase 3 del progetto di sviluppo dell'aeroporto di Suvarnabhumi, con un investimento11 di circa 7 miliardi di dollari, mira ad aumentare la capacità di gestione dei movimenti di traffico aereo annuale per un numero di passeggeri non inferiore a 90 milioni entro il 2025, attraverso l’ampliamento dei terminal esistenti e la realizzazione del Secondo Terminal Passeggeri (SAT1)12 e la costruzione delle terza Pista (il cui valore di investimento previsto è di 819 milioni di dollari). Le Fase quattro e cinque prevedono la costruzione di un terzo Terminal passeggeri (SAT2) e della quarta Pista, in modo da aumentare la capacità di gestione dei movimenti di traffico aereo annuale per un numero di passeggeri non inferiore a 150 milioni entro il 2035.

L'aeroporto internazionale di U-Tapao è dotato di una pista di lunghezza standard di 3.500 metri e larghezza di 60 metri con 52 baie. Attualmente esiste 1 terminal passeggeri che può supportare 700.000 passeggeri nazionali e internazionali all'anno e, con la continua espansione del secondo terminal passeggeri, questo valore aumenterà fino a 3 milioni di passeggeri all'anno. I piani di sviluppo richiedono la conversione di aree limitrofe dismesse per far posto a una seconda pista, l'Aviation Training Center, e sistemi di pubblica utilità, nonché espansioni di aree verdi per la Fase 1 delle strutture del campus MRO (manutenzione, riparazione e revisione). L’Espansione dell’aeroporto di U-Tapao (dal valore di investimento previsto di 8 miliardi di dollari) ed il campus MRO (275 milioni di dollari) fanno parte dei sei progetti primari dello sviluppo del Corridoio Economico Orientale perché aumentano considerevolmente la capacità Thailandese di operare nell’industria aeronavale.

L’aeroporto interazionale di Phuket è il secondo per volume di passeggeri e cargo ed è l’aeroporto di riferimento per il Corridoio Economico Meridionale. Il 3 settembre 2023, il Bankok Post ha rilasciato la notizia13 che AOT – Airports of Thailand sta avviando il progetto di espansione dell’aeroporto, che dovrebbe portare all’ampliamento del Terminal entro il 2025, per un investimento di circa 165 milioni di dollari.

 

3.5. Telecomunicazioni e connettività

La Thailandia mira a diventare un hub di infrastrutture digitali per l’ASEAN e trasformare il Paese in un’economia digitale. Secondo l’Ufficio della Commissione nazionale per le trasmissioni e le telecomunicazioni (NBTC), la sola adozione del 5G potrebbe contribuire con 9,3 miliardi di dollari all’economia, ovvero il 10% del PIL nel 2035. Il governo tailandese ha l’obiettivo di far sì che l’economia digitale contribuisca per il 25% del PIL nazionale entro il 202714 attraverso il suo programma di trasformazione economica e sociale noto come “Thailand Industry 4.0”. Il programma mira a incoraggiare la creatività e l’innovazione digitale, lo sviluppo di nuove tecnologie e a promuovere un’economia guidata dal digitale.

Gli impatti della pandemia di COVID-19 hanno portato a un’adozione diffusa del digitale in settori economici chiave, tra cui vendita al dettaglio, produzione, trasporti e distribuzione. Questa adozione digitale aumenterà la domanda di connessione all’Internet delle cose (IoT) attraverso le reti mobili. Allo stesso modo, le politiche governative, tra cui la promozione dell’economia digitale, lo sviluppo delle città intelligenti e l’assegnazione delle frequenze 5G, garantiranno che l’infrastruttura delle telecomunicazioni mobili si estenda in tutta la Thailandia, contribuendo a stimolare una maggiore domanda da parte dei consumatori in nuove parti del Paese.

Telecom Public Company Limited (CAT) è la società di telecomunicazioni di proprietà statale tailandese che possiede l'infrastruttura di telecomunicazioni internazionali della Thailandia, compresi i suoi gateway internazionali, le connessioni di reti satellitari e via cavo sottomarino.

Le chiamate internazionali sono gestite dall'Autorità per le Comunicazioni della Thailandia, che fornisce accesso diretto a quasi tutti i paesi.

Telephone Organization of Thailand (TOT) è l’unico operatore di telefonia fissa e dispone di una rete di oltre 2 milioni di linee telefoniche composta da moderni apparati di commutazione digitale e telefonia a lunga distanza. I suoi servizi a livello nazionale coprono la telefonia di base e i servizi a valore aggiunto, nel 2020 gli utenti di telefonia fissa erano 2,48 milioni, pari all’11,48% delle abitazioni.

Negli ultimi anni, il possesso di telefoni cellulari è cresciuto a un ritmo molto più rapido rispetto a quello di telefoni fissi. Nel 2020, secondo l'Office of National Broadcasting and Telecommunications Commission, ci sono 132,59 milioni di abbonati alla telefonia mobile (quasi due abbonamenti per abitante). Le operazioni mobili vengono eseguite dal gruppo AIS, dal gruppo DTAC, dal gruppo True Mobile, CAT e TOT.

Gli utenti che usano abitualmente internet sono 52 milioni, pari al 72,7% della popolazione15.

 

3.6. Parchi industriali e logistici

Le fabbriche industriali in Tailandia sono costruite principalmente nelle aree appositamente designate per le attività industriali, che possono essere definite come Parchi Industriali (Industrial Park), Complessi Industriali (Industrial Estate) e Zone Industriali (Industrial Zone). 

I termini utilizzati per questi tre tipi di aree industriali variano a seconda delle leggi e dei regolamenti di riferimento del progetto e delle autorità governative competenti. Ad esempio, il Parco Industriale è istituito ai sensi della Legge sulla Promozione degli Investimenti, mentre il Complesso Industriale è istituito ai sensi della Legge sull'Autorità per i Complessi Industriali della Thailandia (IEAT).

Le principali responsabilità per i promotori di questi 3 tipi di aree sono simili. Questi includono la produzione di una valutazione di impatto ambientale prima di iniziare a sviluppare il progetto, lo sviluppo delle aree del progetto in conformità con gli standard applicabili specificati dalle autorità governative e la fornitura di un sistema di utilità pubbliche di base e di tutte le altre strutture.

Coloro che desiderano acquistare un terreno in un Parco Industriale, in un Complesso Industriale o in una Zona Industriale dovranno richiedere l'approvazione o l'autorizzazione al settore governativo competente per ogni passaggio ritenuto correlato e necessario per l'insediamento di un'impresa16.

A settembre 2022, c’erano 67 zone industriali in Thailandia, distribuite in 16 diverse province e che coprivano un’area totale di 27.172 ettari, con un aumento dello 0,9% rispetto alla superficie occupata nel 2021. Di questo totale, 14 siti sono gestiti dalla Autorità per i Complessi Industriali della Thailandia (IEAT) e i restanti 53 sono joint venture con il settore privato. La regione orientale ospita la stragrande maggioranza degli insediamenti industriali del Paese, con il 77,8% del totale (21.133 ettari), seguita per importanza dall'area centrale (inclusa la regione metropolitana di Bangkok), che contiene un altro 16% del totale17.

Nei primi nove mesi del 2022, il 77,78% di terreni in zone industriali erano stati venduti o affittati, in leggero aumento rispetto al 76,9% del 2021. In termini di provenienza degli investitori, gli operatori giapponesi sono, per valore degli investimenti (37,4%), i più importanti operatori esteri attivi nelle aree industriali, seguiti da quelli provenienti da Cina (8,2%) e Stati Uniti (6,8%), mentre per settore, la quota maggiore di territorio è occupata da operatori provenienti da l’industria automobilistica e dei trasporti (10,9%), il settore dell’acciaio e dei metalli (10%), il settore della gomma plastica (8,3%) e la Meccanica (7,6%).

Il costo del terreno (sia per la locazione che per l'acquisto) varia da sito a sito e dipende da fattori quali l’ubicazione, la fornitura di servizi pubblici, l’accesso ai collegamenti logistici e di trasporto e l’accesso alle materie prime o agli input industriali. La zona metropolitana di Bangkok è la più costosa del paese, trascinando anche i prezzi delle aree adiacenti. Lo spazio nel Corridoio Economico Orientale (nelle province di Chonburi, Rayong e Chachoengsao) è il secondo più costoso del Paese e, nel terzo trimestre del 21, i prezzi sono saliti a un massimo di 35.313,79 USD/ettaro, un aumento di circa il 40% al 2014, prima dell'inizio di più ampi sforzi del governo per promuovere il Corridoio.

1 https://www.304industrialpark.com/articles-detail/43/ โครงการพัฒนาท่าเรืออุตสาหกรรมมาบตาพุด-ระยะที่-3

2 Thailand Board of Investment, https://www.boi.go.th/index.php?page=railways

3 Lo Sviluppo Transito-Orientato è un modello di pianificazione urbanistica che massimizza la quantità di spazi residenziali, commerciali e di svago a pochi passi dal trasporto pubblico. In tal modo, il modello mira ad aumentare il trasporto pubblico dei trasporti riducendo o azzerando l’uso di auto private e promuovendo la crescita urbana sostenibile.

4 Thailand's double-track railway system development, 2021, https://www.railway.co.th/RailwayMiddleFile/NewsAndActImg/5182/132784351823316029_SRT%20%E0%B8%A3%E0%B8%96%E0%B9%84%E0%B8%9F%E0%B8%97%E0%B8%B2%E0%B8%87%E0%B8%84%E0%B8%B9%E0%B9%88.pdf

5 https://www.railway-technology.com/news/thailand-railway-network/?cf-view

6 https://www.globaltimes.cn/content/1205047.shtml

7 Thailand’s Infrastructure Market Update and Outlook, PwC, 2021

8 https://www.boi.go.th/index.php?page=highways

9 https://thainews.prd.go.th/en/news/detail/TCATG230726151417986

10 https://www.boi.go.th/index.php?page=airports

11 https://www.trade.gov/market-intelligence/thailand-airports

12 https://www.airport-technology.com/projects/suvarnabhumi-international-airport-sat-1-thailand/

13 https://www.bangkokpost.com/business/general/2640585/plans-to-expand-phuket-airport-now-underway

14 https://www.trade.gov/country-commercial-guides/thailand-telecommunications

15 https://www.boi.go.th/index.php?page=telephone_services

16 https://www.304industrialpark.com/why-304/business-establishment

17 https://www.krungsri.com/en/research/industry/industry-outlook/real-estate/industrial-estate/io/io-industrial-estate-2023-2025